Rivisitazione del conclusivo monologo presente nel romanzo Ulisse di James Joyce, Molly Bloom di Chiara Caselli è una minuziosa e originale messinscena dell'animo inquieto di Molly, interpretata da lei stessa, in cartellone fuori concorso agli Orizzonti di Venezia 73.

L'unico ambiente e il monologo recitato fuori campo affrescano egregiamente le parole scandite dalla protagonista, imprimendole in una cornice cupa, triste, folle, disperata, malinconica. La Caselli si presta perfettamente al ruolo di donna combattuta, che desidera un universo dominato dal gentil sesso e disprezza gli uomini. Il silenzio della notte viene rotto dalle urla, dai sussurri, dalle risate di Molly che, in un breve lasso di tempo, non elude sfaccettature erotiche e imprevedibili, dando sfogo ai suoi tormenti interiori.

La Caselli riesce egregiamente, con questo corto, a interpretare per il cinema un ruolo prettamente teatrale in modo singolare, confermando ancora una volta le sue grandi doti di attrice.