“Un attore, un grande artista e soprattutto una persona straordinaria. Toni Bertorelli era unico, inimitabile. Ha iniziato col teatro, lavorando moltissimo con Carlo Cecchi. In Morte di un matematico napoletano mi ha stupito, con sole due scene ha catturato l’attenzione di tutti. La sua ultima interpretazione è stata quella in The Young Pope. Lo sento ancora qui, vicino a noi, anche questa sera”. Il regista Mario Martone ricorda il suo amico e collaboratore, aprendo la cerimonia di consegna del Premio Bertorelli. Presenta il critico cinematografico Steve Della Casa.

Edoardo Pesce, che vedremo a breve in Dogman di Matteo Garrone, ha vinto il “Toni Bertorelli Giovani”. “Sono onorato e molto sorpreso. Non mi sarei mai aspettato di arrivare fino qui. Viviamo in un periodo in cui tutti vogliono essere protagonisti, dai social al quotidiano. Preferisco l’eleganza e la discrezione”.

Il “Toni Bertorelli Controluce” è stato invece consegnato a Renato Scarpa. “Gli anni passano, ma io sono rimasto quel bambino che, durante la guerra, chiedeva alla mamma: Ma perché gli uomini si uccidono? Tanto dobbiamo morire tutti. A cambiare la mia vita è stata una recita a scuola, la gioia finalmente di sentirmi parte di qualcosa. Ho inseguito il mio sogno, senza ascoltare chi mi diceva che ero un fallito. Ho abbandonato mia madre in lacrime per andare al Centro Sperimentale, e poi le ho asciugate con il mio primo film. Volevo salire sul palcoscenico per poter consolare il pubblico da tutti i dolori del mondo”.

Per selezionare i vincitori, è stato formato un comitato, composto da coloro che hanno condiviso molto con Bertorelli: Marco Bellocchio, Piera Degli Esposti, Fabio Ferzetti, Roberto Herlitzka e Mario Martone, con la supervisione della moglie Barbara Chiesa Bertorelli.

Il riconoscimento è nato per volontà di Barbara Chiesa Bertorelli, moglie del grande attore recentemente scomparso, ed è stato assegnato nell'ambito della XXI edizione del Tertio Millennio Film Fest, presso il Cinema Trevi di Roma. “Bertorelli non ha avuto paura di dimostrare la sua fede. È un esempio per tutti noi”, spiega monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. E aggiunge: “Spero che il prossimo anno potremo camminare insieme per rendere questo premio ancora più grande”.

 

Per ricordare le capacità artistiche di Bertorelli, è stato proiettato il cortometraggio Pizzangrillo, di Marco Gianfreda. È la storia di Ettore, un uomo di 65 anni che vorrebbe morire. Ogni giorno cerca il coraggio di porre fine alla propria esistenza e di buttarsi con la sua vecchia Ape in un fosso di campagna. Infine Piera Degli Esposti e Roberto Herlitzka hanno letto alcuni passi tratti dai romanzi L'effetto del jazz e Voglio vivere senza di te.