E' morto ieri notte a Roma, stroncato da un infarto, James Gandolfini, il protagonista dei Soprano. Aveva 51 anni.
Gandolfini era arrivato in Italia per partecipare al TaorminaFilmFest, dove sabato, insieme a Gabriele Muccino, avrebbe dovuto tenere una masterclass.
Dotato di grande presenza scenica, Gandolfini ha incarnato l'anima dei Soprano, il serial sulla mafia italoamericana nel quale interpretava il ruolo del leggendario capofamiglia, Tony Soprano. Una parte a cui Gandolfini aveva dato tutto e a cui doveva tutto: la sua capacità di trasformare uno spietato omicida in una figura umana ricca di sfumature, profondità e ironia, gli è valsa la consacrazione sulla scena internazionale.
Nato a Westwood, New Jersey, da madre americana (ma cresciuta nel nostro paese) e padre italiano (di Borgotaro), Gandolfini sapeva bene l'italiano, perchè i genitori a casa gli parlvano nella nostra lingua.
Commosso il ricordo dell'amico Steve Zaillian, che lo aveva diretto nel 1998 in Civil Action e di recente nel pilot di un crime-show della HBO (Giustizia penale): "Onesto, umile, leale, complicato, grato al suo successo ma senza farsene condizionare, più rispettoso era rispettato, generoso e dotato. Era grande, ma ancora più grande era il suo cuore".
Gandolfini è stato nominato sei volte agli Emmy Awards come miglior attore drammatico e ha vinto un Golden Globe per la sua performance nei Soprano. Lascia la moglie, Deborah Lin, e due figli.