Rio 2: Missione Amazzonia

Rio 2

4/5
Diverte, commuove e sorprende: il pappagallino Blu mette su famiglia e vola alto, con un ritmo irresistibile

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USA 2014
Blu, Gioiel e i loro tre figli - Carla, Bia e Tiago - conducono una vita perfetta nella magica città di Rio de Janeiro. Tuttavia, Gioiel ha deciso che i piccoli hanno bisogno di imparare a vivere come gli uccelli in libertà e insiste per far andare tutta la famiglia in Amazzonia. Dopo varie esitazioni Blu acconsente ma, una volta arrivato sul posto, dovrà riuscire a superare non pochi ostacoli: adattarsi alla vita selvaggia che sembra aver conquistato moglie e figli; confrontarsi con il temuto suocero Eduardo; sconfiggere la concorrenza dell'affascinante Roberto; sventare i malvagi piani di vendetta del cacatua Miguel e della sua perfida assistente, la ranocchia Gabi...
SCHEDA FILM

Regia: Carlos Saldanha

Soggetto: Carlos Saldanha

Sceneggiatura: Don Rhymer, Carlos Kotkin, Jenny Bicks, Yoni Brenner

Fotografia: Renato Falcão

Musiche: John Powell

Arredamento: Isaac Holze

Durata: 102

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: HD (16:9)

Produzione: BLUE SKY STUDIOS

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA

Data uscita: 2014-04-17

TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: JESSE EISENBERG (BLU), ANNE HATHAWAY (JEWEL), JEMAINE CLEMENT (NIGEL), LESLIE MANN (LINDA), GEORGE LOPEZ (RAFAEL), JAMIE FOXX (NICO), WILL I AM (PEDRO), RODRIGO SANTORO (TULIO), ANDY GARCIA (EDUARDO), BRUNO MARS (ROBERTO), JANELLE MONAE (VET), TRACY MORGAN (LUIZ), KRISTIN CHENOWETH (GABI), RITA MORENO (MIMI), AMANDLA STENBERG (BIA), PIERCE GAGNON (TIAGO), RACHEL CROW (CARLA), JAKE T. AUSTIN (FERNANDO), BERNARDO DE PAULA (KIPO), BEBEL GILBERTO (EVA).

- VOCI DELLA VERSIONE ITALIANA: FABIO DE LUIGI (BLU), MARIO BIONDI (MIGUEL), PINO INSEGNO (RAFAEL), JOSÈ ALTAFINI (LUIZ).
CRITICA
"Sequel del musical stile 'Oba Oba' del 2011 e conferma che oggi si porta il bis. Ma l'incanto è dimezzato, il racconto langue e la trasferta in Amazzonia della famigliola pennuta dei macao blu (7 esemplari al mondo!) per stare in natura è ricca di zone morte. Si ravviva nei colori e nei ritmi sud americani, nell'assolo della rana, nella partita aerea di calcio e nelle citazioni di Busby Berkeley, trionfante nel solito Carnevale di Rio." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 aprile 2014)

"Prodotta dallo studio Blue Sky, il più agguerrito concorrente della Disney-Pixar, e diretto dal brasiliano Carlos Saldanha ('L'era glaciale'), il secondo episodio è migliore del prototipo. Se il soggetto non esce dal convenzionale (trama d'iniziazione con sottotrama ecologica), ritmo sostenuto, gag e caratterizzazioni dei personaggi rendono il tutto assai godibile. Azzeccate anche le citazioni, dalle classiche coreografie dei musical di Busby Berkeley ad 'Avatar'." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 17 aprile 2014)

"Nel numero uno il pappagallo Blu, raro esemplare dal piumaggio azzurro cresciuto in Usa, faceva ritorno nel Brasile natio, scoprendo la bellezza di una natura calda e lussureggiante e trovando l'amore nella persona di una pappagallina, pure lei blu. Delizioso cartone animato, 'Rio' ha avuto un grande successo: un poco grazie al fattore sorpresa, un poco grazie alla gioia di vivere impressa alla pellicola dal regista Carlos Saldanha, molto a suo agio nelle atmosfere vivide della terra d'origine. Nel capitolo due, come spesso accade, c'è meno originalità e si va sul sicuro, limitandosi a spostare Blu e famiglia in un nuovo habitat (...) e coinvolgendolo in nuove avventure. Ma il paesaggio incantevole, la musica di prim'ordine, la simpatia dei personaggi assicurano un prodotto di qualità e di sicuro intrattenimento per i più piccini." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 17 aprile 2014)

"A volte ritornano, e a volte si superano: 'Rio 2 - Missione Amazzonia' batte l'animazione originale, che nel 2011 incassò oltre 140 milioni di dollari nel mondo. Tra coreografie e parodie ('I Will Survive') indovinate, animaletti cult (la rana innamorata e il bulldog bavoso) e partite di calcio volante, il monito ecologista incrocia il romanzo di ri-formazione e la Pasqua formato famiglia è salva: grandi e piccini - a parte forse la durata - gradiranno. Sì, questi pennuti hanno stoffa e il merito è di Blue Sky, già artefice dell''Era glaciale': la Pixar sta a guardare o si dà una mossa?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 17 aprile 2014)

"Il protagonista del primo divertente 'Rio' torna forzatamente alle sue radici accompagnando moglie e pappagallini in trasferta nella giungla brasiliana dal colorato chiasso delle strade di Rio de Janeiro. Affronterà mille scomodità (è cresciuto in città) tra cui un suocero burbero convinto che lui sia ormai troppo domestico, rivali in amore, squallidi criminali della deforestazione e antiche nemesi come l'attore pennuto Miguel (ancora bravo il crooner Mario Biondi al doppiaggio) con al seguito una rana velenosa follemente innamorata di lui (il personaggio più buffo). Qualità umana, ironica ed ecologica. Adatto agli under 10." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 17 aprile 2014)

"L'aspetto politicamente più interessante di 'Rio 2 - Missione Amazzonia' (...) sono i titoli di coda, nei quali sono enumerate le nuove professioni del cinema delle quali pochissimi oggi hanno una piena consapevolezza. I titoli di coda, infatti, che elencano una miriade di nuove professionalità, sono la chiave d'accesso, per comprendere come il cinema, davvero, non è più il cinema. I nomi che compongono l'insieme dei titoli di coda di 'Rio 2' equivalgono a un villaggio svizzero di medie dimensioni. Si fa presto a dire «animazione» quando dietro questa parola, utilizzata senza alcuna consapevolezza da addetti ai lavori e non solo, si cela in realtà la reinvenzione dell'industria del cinema e una complessificazione del processo di produzione che è ben lungi dall'essere stato indagato in tutte le sue articolazioni economiche e politiche. Motivo per cui si può anche sorvolare sulla considerazione che la sceneggiatura di 'Rio 2' possa tranquillamente essere contenuta in un tovagliolino da bar. Ciò che conta, se non si perde tempo con il prevedibile messaggio ecologico, è la perfezione inusitata non solo della dimensione stereoscopica del film, quanto l'impressionante ricchezza dei dettagli dei vari tipi di pennuti che svolazzano nel film. Mai visto al cinema piume di tale verosimiglianza e ricchezza di dettagli! A ciò si aggiunga una scala cromatica di rara complessità, una profondità di campo sempre credibile e coreografie aeree e non solo degne di un Busby Berkley digitale. Lungo la traccia di un'esile commedia sentimentale che in realtà è anche un romanzo di formazione, il film inanella una serie di trovate davvero irresistibili come la coppia di tartarughe specialiste di capoeira che impiegano minuti interi a darsi un cinque e, soprattutto, la magnifica rana velenosa Gabi (cui in originale presta la voce Kristin Chenoweth), perdutamente innamorata di Miguel, pappagallo dalla vocazione scespiriana ormai incapace di volare costretto a usare come strumento di locomozione un formichiere. Gabi, consapevole di essere mortale per il suo amato primattore, si strugge platonicamente, tessendo con lui la tela della sua vendetta. L'amore disperato e incondizionato di Gabi per il prode Miguel è l'elemento adulto del film, una femmina folle sensuale dall'aura fetish e pronta da un momento all'altro a trasformarsi in letale dark-lady priva di scrupoli. Così, mentre i bimbi che hanno riso a crepapelle abbandonano la sala, gli adulti restano a rimuginare sui titoli di coda che scorrono infiniti..." (Giona A. Nazzaro, 'Il Manifesto', 17 aprile 2014)

"I cartoni animati sono genere benedetto per l'industria cinematografica. Portano, quasi sempre, ottimi incassi; aumentano l'indotto (pop corn, bibite, prodotti collaterali e affini); riportano in sala molti adulti (al seguito dei figli) che, altrimenti, diserterebbero, di prassi, i cinema. Insomma, un vero toccasana per un settore in sofferenza. Eppure, non sempre i prodotti offerti meriterebbero tutta questa attenzione. Capita di vedere film con sceneggiature o troppo banalotte (va bene che sono indirizzate ai bimbi, ma non sono così storditi), o fin troppo complesse. Per fortuna che, ogni tanto, arrivano pellicole, come questo 'Rio2', che sanno impreziosire il genere cartoon, facendo uscire genitori e figli, dalla sala, con lo stesso grado di soddisfazione. E' un film che mette allegria, con personaggi accattivanti per i più piccoli e con coreografie da musical per adulti. Insomma, il perfetto mix del cartone al cinema. Sequel dell'avventura del 2011, ritroviamo gli stessi protagonisti del film d'esordio di quella che, ci auguriamo, diventi una lunga saga. (...) Colonna sonora che ti fa venir voglia di ballare in sala, gag divertenti e bel messaggio ecologista. Insomma, il film pasquale per la famiglia." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 17 aprile 2014)

"Piacerà al pubblico piccino. 'Rio 2' è il cartone pasquale per antomomasia, atteso con ansia messianica. Ma anche gli accompagnatori dei piccini avranno di che spassarsi. 'Rio 2' è zeppo di musica e colori come gli antichi leggendari Walt Disney." (Giorgio Carbone, 'Libero', 17 aprile 2014)

"Musica, colori e avventura per raccontare famiglia, ambiente e un futuro possibile, rispettoso dei valori della natura e delle sue creature. (...) Una festa per gli occhi e per le orecchie pensata per mettere d'accordo i gusti di adulti e bambini, ma che arriva anche ad anticipare la festa brasiliana dei prossimi Mondiali di calcio." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 18 aprile 2014)

"A tempo di samba e conflitti selvatici, tornano i pappagalli più simpatici dei cartoon degli ultimi anni (...) Storia troppo fiduciosa nell'appeal antropomorfico dei pennuti e poco nell'impresa, una tradizionale esperienza di esplorazione di confini ignoti con morale. (...) Passo stanco dell'autore di 'L'era glaciale'. Colori memorabili." (Silvio Danese, 'Nazione - Carlino - Giorno', 18 aprile 2014)