CitizenFour

4/5
Quando il doc immortala lo scoop: il Datagate nella sua esplosione. Oscar per il thriller "reale" di Laura Poitras

Leggi la recensione

GERMANIA 2014
Nel gennaio 2013, la regista Laura Poitras stava lavorando alla realizzazione di un film sugli abusi della Sicurezza Nazionale USA in seguito ai fatti dell'11 settembre. È in quel periodo che inizia a ricevere una serie di e-mail crittografate e firmate da tale "CitizenFour", una persona pronta a fornire informazioni riservate sui massicci programmi segreti di sorveglianza nazionale gestiti dalla NSA e da altre agenzie di intelligence. Nel giugno 2013, la regista e il giornalista Glenn Greenwald si recano a Hong Kong per il primo dei numerosi incontri con l'uomo che si è rivelato essere Edward Snowden. Il film è la testimonianza di questi incontri; un evento assolutamente unico nella storia del cinema: una reale storia di spionaggio che si svolge minuto per minuto davanti agli occhi degli spettatori.
SCHEDA FILM

Regia: Laura Poitras

Attori: Edward Snowden - Se stesso, Glenn Greenwald - Se stesso, William Binney - Se stesso, Jacob Appelbaum - Se stesso, Ewen MacAskill - Se stesso, Jeremy Scahill - Se stesso, Laura Poitras - voce

Fotografia: Laura Poitras, Kirsten Johnson, Katy Scoggin, Trevor Paglen

Montaggio: Mathilde Bonnefoy

Effetti: Killian Manning

Durata: 114

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: HD, DCP (1:1.85)

Produzione: LAURA POITRAS, MATHILDE BONNEFOY, DIRK WILUTZKY PER PRAXIS FILMS

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE STEVEN SODERBERGH.

- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: BERTHA, BRITDOC, VITAL PROJECTS FUND, SUNDANCE INSTITUTE DOCUMENTARY FUND, CHANNEL 4, CINEREACH, DEUTSCHER FILM FÖRDERFONDS [DFFF], PARTICIPANT MEDIA, FORD FOUNDATION, NORD DEUTSCHER RUNDFUNK [NDR], BAYRISCHER RUNDFUNK [BR].

- OSCAR 2015 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO.
CRITICA
"(...) un thriller di spionaggio da far impallidire l'agente Jason Bourne e tutto il cinema di fiction paranoica degli ultimi decenni. (...) ogni inquadratura è meditata e «necessaria». Malgrado la sorprendente calma con cui Snowden parla, il film è attraversato da flussi di adrenalina e trasmette un senso di paranoia: ma è il minimo, quando ti rendi conto dell'immenso potere che le tecnologie possono dare a un Governo." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 aprile 2015)

"Molto più interessante, umano ed eccitante di tanti 'spy movie'. Oliver Stone sta girando ora il suo film su Snowden. Buona fortuna." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 16 aprile 2015)

"Che noia infinita. Come ha fatto questa zuppetta a vincere l'Oscar 2015 per il documentario? È la cronaca, esasperante per lentezza, delle confessioni di tale Edward Snowden (...)." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 16 aprile 2015)

"Costruito come un thriller hitchcockiano e una spy story alla Le Carré, il documentario premio Oscar fotografa in tempo reale l'esplodere di uno scandalo di portata planetaria che coinvolse sia l'America di Obama che l'Europa, pronti a calpestare, con l'alibi della sicurezza post 11 settembre, alcuni dei diritti umani alla base della democrazia." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 17 aprile)