Nel 2018 Giovanni Veronesi aveva diretto Moschettieri del re – La penultima missione con gusto, si fa per dire, armatabrancaleoniano, due anni più tardi salta la sala e arriva su Sky il 25 dicembre, mutando anche ascendenza, ovvero mollando Monicelli per la fiaba, facendo dei moschettieri di Dumas la trasfigurazione della realtà di un bambino innamorato e abbandonato: Tutti per 1 1 per tutti.

È migliore del primo capitolo, ci voleva poco, e se i moschettieri Rocco Papaleo (Athos), Valerio Mastandrea (Porthos) e pure Pierfrancesco Favino che nuovamente dartagnaneggia in grammelot mostrano più la fiacca che la spada, il più convincente è forse chi marca visita, Sergio Rubini, il cui Aramis si reincarna in (cane)lupo. Meglio, insomma, i personaggi di contorno: non tanto la regina Margherita Buy né l’Enrichetta Anna Ferzetti, protagonista con il partner di vita Favino di una triste parentesi lupescopecoreccia, ma Giulia Michelini fool e Guido Caprino Cyrano, e in sapido cammeo Giuliano Sangiorgi.

Per il resto, carini i riferimenti jamesbondiani e la Corte dei Miracoli appellata CdM a mo’ di Consiglio dei Ministri, ghiotta La cura di Battiato in colonna sonora, meno smargiasso e più crepuscolare il mood, e finisce qui: senza infamia né lode.