In sala passando dal cartellone di Filming Italy Sardegna Festival, nella regione che ospita la kermesse e dove è nato colui che ne ha firmato la regia.

Sono queste le ultime tappe distributive di Restiamo amici, la nuova pellicola per il grande schermo di Antonello Grimaldi, laddove mancava da circa un decennio.

Per il suo ritorno, dopo numerosi impegni nella serialità, il regista ha scelto di affidarsi di nuovo alla letteratura, con l’adattamento del romanzo Si può essere amici per sempre di Bruno Burbi. Dalle sue pagine ha preso forma una dramedy che mescola nel DNA i geni della commedia degli equivoci e del classico heist movie.

Tra colpi di scena e colpi bassi di più o meno facile previsione, l’immancabile crisi economica e le schermaglie dialettiche, amicali, sentimentali, generazionali e affettive, Grimaldi mette in quadro, e nella pregevole cornice trentina, un film corale che si muove con passo a volte lucido e altre incerto sino al più efficace coup de théâtre finale.

E sono proprio i frequenti alti e bassi, rintracciabili tanto nella fase di scrittura che nella conseguente trasposizione, a fare scricchiolare la struttura portante, rendendola poco fluida e meno coinvolgente.