Per molto tempo il reverendo Cotton Marcus (Patrick Fabian) ha truffato persone disperate. Pentito, decide insieme al suo team di lavoro, di filmare in una sorta di documentario-confessione il suo ultimo esorcismo. Ma nella fattoria Sweetzer, in Louisiana, il male che si troverà a combattere non sarà semplicemente il frutto di un estremo "fanatismo": e salvare la giovane Nell (Ashley Bell) sarà impresa a dir poco ardua. Prodotto da Eli Roth e diretto dal promettente Daniel Stamm (già artefice dell'indipendente A Necessary Death), il film tenta la strada ormai abusata del “finto doc”, pur seguendo traiettorie differenti dai recenti Cloverfield e Paranormal Activity: il punto di forza è proprio quello legato all'aspetto “rivelatore” sulle varie tecniche e stratagemmi utilizzati da Marcus al primo tentativo di esorcismo nei confronti di Nell, in alcuni frangenti - quando da tenera adolescente si trasforma d'improvviso in bestia disumana - spaventosamente interpretata da Ashley Bell. Ma non basta a giustificare il senso di un'operazione che non riesce a mantenersi costante per quello che riguarda tensione e terrore, solamente nel finale “inseguiti” e raggiunti grazie ad un cliffhanger che lascia aperto più di qualche spiraglio per un ipotetico sequel… L'ultimissimo esorcismo?