Esce oggi in sala il documentario Fuoristrada, opera prima di Elisa Amoruso (classe 1981), che racconta la storia di Pino, un meccanico che lavora nell'officina di Via Vetulonia nel quartiere di San Giovanni a Roma e che è anche campione di rally. Un giorno decide di diventare donna e di chiamarsi Beatrice. Lungo la strada sterrata (e fuoristrada) della sua trasformazione incontra Marianna Dadiloveanu, una donna rumena che lavora come badante dalla signora Maria, la mamma di Pino, e che decide di accettare la sua natura. I due si innamorano e decidono di sposarsi a Nemi nel 2010.
Dopo l'esordio al cinema nel 2009 come sceneggiatrice del film Good Morning Aman di Claudio Noce, Elisa Amoruso dirige il suo primo lungometraggio e ci racconta una nuova favola moderna: la storia di un amore che unisce una famiglia non convenzionale in un paese convenzionale come l'Italia. Pedinando Pino/Beatrice per tre settimane lungo le strade di Roma, la regista ritrae con discrezione e poesia un personaggio che "è una delle persone più vere che ci siano nel mondo" e ci racconta la storia di due persone (Pino e Marianna) che vanno controcorrente, attraversando strade nuove e sconnesse, mettendoci di fronte ad una storia d'amore sorprendente proprio perché reale.