“Le idee ci allontanano, i sogni ci avvicinano”: Jean-Luc Godard ci aiuta ad avvicinare le idee - politiche, ideologiche, sociali, storiche... - al sogno del cinema. Imprescindibile saggio per immagini e suoni, il suo - lui ha dato forfait - Film Socialisme è in competizione al Certain Regard di Cannes 63.Una sinfonia audiovisiva in tre parti: crociera mediterranea, ovvero stigma della conoscenza a buon (?) mercato e del viaggio che non c'è; tribunale umanista e d'infanzia, con due fratelli che chiedono ai genitori che ne è di Liberté, Egalité, Fraternité; corso e ricorso storico del mito, in Egitto, Palestina, Odessa, Napoli, Grecia e Barcellona. Il tutto in un profluvio di citazioni testuali ed estratti filmici, per un puzzle liquido e grumoso insieme, prosastico ma mai prosaico, difficile e limpido insieme, che sottomette lo spettatore alla ricerca della libertà intellettiva, dell'onestà intellettuale, dello zenith morale.
“Oggi i bastardi sono sinceri”, la Grecia divisa in “Hell As” come l'inferno, Napoli non “immagina un concerto”, ma “un deserto”, Palestina è divieto d'accesso, Hollywood la Mecca del cinema nata per mano ebraica e, ancora, Patti Smith e chitarra sul ponte, il Viaggio in Italia negli occhi, Balzac e molti altri sul comodino, quallo del viaggio dell'Uomo verso il Sapere. JLG è così, prendere o lasciare: ma il rimpianto potrebbe essere fatale...