"Eccomi qua, sul tappeto rosso del festival del cinema di Venezia, per assistere con voi alla visione di questo film documentario, che racconta la terra dove sono cresciuto, la sua influenza su di me e sulla rockstar Vasco Rossi. Post fata Resurgo. Il simbolo della fondazione di Zocca... (e quante volte io proprio dai fallimenti ho preso la forza che ho avuto)". Vasco Rossi non sarà al Lido per la presentazione stasera fuori concorso del documentario sulle sue origini, Questa storia qua, ma al Lido ha inviato un messaggio che verrà letto sul red carpet prima dell'inizio della proiezione e che quindi ascolteranno anche tutti i suoi fan che affolleranno gli oltre 200 cinema collegati via satellite all'anteprima veneziana.
Il documentario, realizzato da Sibylle Righetti e Alessandro Paris, è quasi tutto ambientato nella sua città natale: "Zocca, questo piccolo microcosmo, popolato da un pugno di anime uscite dalla feroce e terribile esperienza della guerra e che ha ricominciato a vivere una vita normale felice soltanto di essere viva", dice Vasco nel messaggio.
"Noi - aggiunge - siamo una generazione cresciuta nel periodo più bello della storia dell'umanità. In un crescendo di benessere e di esplosione sociale. Personalmente, in una famiglia che non possedeva niente, non ho mai avuto la sensazione mi mancasse qualcosa. Credo sia stato l'amore che respiravo a pieni polmoni in una casa di 100 metri quadri. Ho avuto un'infanzia felice e un'adolescenza fantastica. Poi, con la patente e la macchina a 18 anni, finalmente la libertà". Poi Vasco Rossi chiude il messaggio scrivendo: "Dalla pillola al rock'n Roll, da Elvis ai Rolling Stones, dai segnali di fumo al telefonino, dalla radio alla televisione a colori, dalle chiacchiere al bar a Facebook. Eccoci qua. Le 'Teste di Zocca'. Un universo in un bicchiere di vino. Tutto il mondo è paese. Il film documentario è molto poetico. Io l'ho già visto e mi sono commosso. In bocca al lupo a tutti".