“Il film di Natale è il più difficile, ma aveva preso una strada diversa dal modello originale, staccandosi dalla realtà. D'accordo con Neri Parenti e Aurelio De Laurentiis, siamo tornati al primo Vacanze di Natale del 1983, ma senza imitarlo: siamo tornati sulla neve, per un'osservazione allegra e leggera del presente”. Così Enrico Vanzina che in coppia col fratello Carlo e il regista Neri Parenti (33% di script ciascuno) torna a sceneggiare il cinepanettone – definizione che non gradisce – Filmauro, ovvero Vacanze di Natale a Cortina, distribuito dal 16 dicembre da Filmauro in 750 copie.
Protagonisti Christian De Sica e Sabrina Ferilli tra corna vere e presunte; l'autista Dario Bandiera (“Eì il più grande film della storia del cinema”) e l'ad di una grande azienda di gas Ivano Marescotti (”Io faccio sempre l'attore drammatico, la comicità spetta agli sceneggiatori”) alle prese con una russa avvenente (Olga Kent) e il suo compagno; due coppie di parenti – Ricky Memphis (“Mi son fatto uomo coi film di Natale”) e Valeria Graci (“Non mi dispiacerebbe farne un altro”), Giuseppe Giacobazzi (“Con Neri un rapporto carnale di risate”) e Katia Follesa – tra gioco dei Pacchi e voglia di vip, ma soprattutto Cortina, la Regina delle Dolomiti durante le Feste natalizie: “Ci hanno esaltato, criticato, ma il film di Natale è una grande responsabilità”, dice Carlo Vanzina, mentre De Sica sottolinea il suo cambiamento “da fedifrago a cornuto, e son soddisfazioni”. Ironia  a parte, “mettere le corna a Sabrina non è facile, ma siamo due cavalli che legano bene: di solito le belle donne non fanno ridere, ma lei come la Vitti sa prendersi in giro. Mi chiedo perché Aurelio De Laurentiis non ci offra film e telefilm: altro che Boldi, Sabrina è molto meglio, anche fisicamente”.
E Sabrina, che dice? “Sono al quarto film con Christian, e le dinamiche son cambiate: prima ho sempre patito le sue corna, ora non più”, mentre De Sica, in riferimento alla battuta finale del film “Morto un papi se ne fa un altro”, precisa: “Nessun sciacallaggio nei confronti di Berlusconi”. E ritorna sul suo inedito ruolo solista, senza la spalla di Massimo Ghini o, prima, di Massimo Boldi: “Mi hanno sempre classificato attore di coppia, ma non mi sento tale. Del resto, scoppiato sono andato anche meglio, senza togliere nulla a Boldi”.
Della partita, anche tanti vip: Simona Ventura, Alfonso Signorini, il ct Cesare Prandelli. E, soprattutto, alla tavola del principe Emanuele Filiberto, le contesse De Blanck, il principe Giovannelli e lo stilista Renato Balestra: “Sono atroci, dei mostri, abbiamo preso il ciak che faceva più schifo”, dice Neri Parenti. Mentre Carlo Vanzina spazza via i dubbi sull'operazione nostalgia rispetto all'originario Vacanze di natale del 1983: “L'Italia è diversa: là sperava, con un'euforia anche stupida, qui l'ad di un'azienda di gas deve fare impicci con un magnate russo, l'autista è senza soldi, dei poveracci sognano di incontrare Lory Del Santo e la coppia borghese di Christian e Sabrina deve fare i conti con sé e i figli. Insomma, l'Italia oggi è alla sfascio”.
Viceversa, come andrà al box office Vacanze di Natale a  Cortina, con la concorrenza di Pieraccioni, Il gatto con gli stivali e Sherlock Holmes: “Noi lavoriamo bene al nostro, poi vinca il migliore”, conclude il produttore Luigi De Laurentiis.