Terza edizione per Volcano Film Festival, festa del cinema artigiano. In un borgo di pescatori alle pendici dell'Etna, Torre Archirafi (comune di Riposto), una nuova dimensione cinematografica per ri-appropriarsi di opere altrimenti di nicchia o fuori mercato. Diretta da Peppe Cammarata, la manifestazione, in programma dal 6 al 10 agosto, offre tre sezioni:  "Escursioni sul vulcano", retrospettiva di Carlo Lizzani, con Achtung banditi!, Banditi a Milano, Roma bene e Celluloide, aperta da un'intervista ad hoc al regista;  "Lapilli", concorso internazionale per cortometraggi; "Sul bordo del cratere", con lungometraggi fuori concorso, a sostegno di opere prime, auto-produzioni e particolari "imprese", quali Cover boy di Carmine Amoroso; Fine pena mai di Davide Barletti (giurato di "Lapilli") e Lorenzo Conte, il pluripremiato Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti e il documentario di Alina Marazzi Vogliamo anche le rose. Della sezione fanno parte anche L'isola analogica di Francesco Raganato, documento sperimentale sulle strane vicende dell'isola di Alicudi, e Mème pére mème mére, realizzato in Burkina Faso grazie a 760 produttori dal basso. Ad arricchire il programma di Volcano un workshop per giovani con meno di 23 anni finalizzato all'affinamento di tecnica e teoria di video-ripresa e montaggio. Ogni sera, a fine proiezione, il festival aprirà a nuovi linguaggi visivi con "Lavica", sezione dedicata a performance live audio-video.