Notte di tensione ad Udine. Un'anteprima italiana ed un'anteprima internazionale hanno occupato la scena del tredicesimo Far East Film Festival. Dalla Corea del Sud arriva Bedevilled, thriller uscito nel 2010, mentre dal Giappone ecco l'atteso Paranormal Activity 2: Tokyo Night, remake del popolare film diretto da Oren Peli.
Esordio alla regia di Cheol-soo Jang, già assistente di Kim Ki-duk, Bedevilled è un insieme composito di drammaticità rarefatta, orrore psicologico e fisico, violenza portata al parossismo e revenge-movie. Un'opera prima che palesa l'impulso dell'autore a dire molto e tutto assieme, oscillante fra trovate azzeccate (come il coro greco in versione malvagia) e altre meno efficaci. La complessa vicenda narra di Hae-won, ragazza in carriera di Seoul, la quale dopo un esaurimento nervoso  decide di tornare nella piccola isola dove è cresciuta. Ad attenderla, troverà una comunità chiusa, perversa e violenta che aveva rimosso dai suoi ricordi e che la trascinerà verso un abisso di follia, fino ad un finale tragicamente epico.
Sul fronte nipponico, il film diretto da Toshikazu Nagae è in realtà stato girato in contemporanea al secondo episodio americano. Praticamente un clone della pellicola originale, vede il giovane Koichi intento a prendersi cura della sorella appena tornata da un viaggio negli Stati Uniti, dove in un incidente si è rotta entrambe le gambe ed è ora costretta su di una sedia a rotelle. Quando nella casa cominciano a manifestarsi strani ed inquietanti fenomeni, decidono di riprendere tutto con una telecamera. Le aspettative sull'incontro tra il cinema horror più recente e le orientali atmosfere specifiche del genere, non ha prodotto i risultati sperati e tanto attesi. Un'opera irrisolta che, a parte qualche raro sussulto di prammatica, ambisce a scontentare sia il lontano Est che il vicino Ovest.