Quo Vadis, Baby? e Romanzo Criminale: inizia con l'adattamento di due film di successo l'avventura di Sky Cinema nella produzione di fiction tv. Un debutto in grande stile, che coinvolge nomi del calibro di Gabriele Salvatores, Michele Placido e Giancarlo De Cataldo, paragonato dal patron della Cattleya Riccardo Tozzi allo "sbarco degli americani con le Lucky Strike, nell'Europa occupata della Seconda Guerra Mondiale". Originalità, qualità ma soprattutto coraggio, le parole chiave con cui l'offerta di Sky Cinema intende distinguersi da quella della tv generalista: "Il nostro obiettivo - spiega il direttore Nils Hartmann al Roma Fiction Fest - è confezionare un prodotto di qualità, originale nelle storie e nei personaggi, che si proponga come innovativo nel panorama della fiction. Il terreno è inesplorato, dobbiamo battere nuove strade e sperimentare nuovi schemi".
La conferma è già nel prossimo palinsesto: sei puntate da 90 minuti ciascuna, con cui dalla primavera del 2008, grazie alla regia di Guido Chiesa su Sky Cinema rivivrà Quo Vadis, Baby?. Protagonista, come nel film di Salvatores e il romanzo di Grazia Verasani a cui era ispirato, è di nuovo la detective Giorgia Cantini. Profondissimi i cambiamenti rispetto al film, di cui parla Salvatores: "Il cuore della novità è nel profilo della detective - anticipa il regista, che supervisionerà il progetto -. Una donna molto politicamente scorretta, che beve, fuma, non ha figli e sceglie i suoi uomini. Una figura molto poco presente nella nostra tv, ma ahimé molto nella mia vita: per questo mi sento autorizzato a raccontarla". La versione tv, al ciak a fine estate, si differenzierà dall'originale cinematografico soprattutto nel respiro della storia: "Ci sarà meno intimismo e più aderenza al sociale. La Cantini della serie tv - a cui presterà di nuovo il volto l'attrice Angela Baraldi - sarà una specie di sorella maggiore di quella del film. Se in quel caso tutto ruotava intorno a un'indagine, in questo l'estensione temporale ci consente di immergere ogni puntata in un aspetto della società e della realtà italiana".
Diverso il caso di Romanzo Criminale: adattamento televisivo in 12 puntate, nato quasi fisiologicamente dalla mole dei tagli, a cui l'adattamento per il cinema ha costretto il libro-fiume di Giancarlo De Cataldo. "La mia pretesa era allora quella di raccontare la Grande Storia dall'arena della strada - spiega il magistrato, autore del best-seller, che ha ispirato il film di Michele Placido -. Avere a disposizione i tempi di una serie ci consente non solo di recuperare quella dimensione, ma anche di esplicitare quei raccordi fra malavita, politica e poteri occulti, che nel mio libro venivano appena accennati". A dirigere, si fa scappare Michele Placido in mattinata, dovrebbe essere il regista di Notturno Bus, Davide Marengo. Il progetto, attualmente in fase di scrittura, dovrebbe essere pronto per l'autunno 2008.
Ancora in via di definizione, il cast non prevede per il momento nessuno dei grandi nomi del film: "E' principalmente una questione di soldi - dice Placido - ce ne vogliono tanti e qui ancora non sappiamo quanti ne avremo. Stiamo però discutendo sull'opportunità di mantenere un paio di volti chiave, come quello di Santamaria. In caso contrario niente paura: sarà una preziosa opportunità per dare spazio a tanti giovani esordienti, al di la di raccomandazioni e logiche clientelari. In linea anche il commento di Salvatores: "In Italia ci siamo sempre lamentati dell'assenza di uno star-system. Quale occasione migliore, che il trampolino di una tv 'non allineata'?". Del coraggio di Sky parla anche il pionieristico acquisto di Jihad, miniserie di Canal + in due puntate, in onda il prossimo autunno. Come rivela il titolo, protagonista sarà il terrorismo in medioriente e la guerra con gli Stati Uniti. La prospettiva adottata non sposa però alcuna delle due cause, affidandosi alla vicenda di tre musulmani francesi, convertiti alla Jihad e poi sottoposti alle torture dei militari Usa, nel carcere di Abu Ghraib.