Il docu-film Qui è ora, prodotto dalla Fondazione Ente dello Spettacolo è stato presentato nello Spazio FEdS allestito presso la Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, in occasione della 75.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Erano presenti: mons. Davide Milani, presidente Fondazione Ente dello Spettacolo, don Samuele Marelli, responsabile di Odielle (Oratori Diocesi Lombarde); Gianmarco Altieri, autore; Andrea Patierno, responsabile Todos Contentos y yo Tambien (produzione esecutiva).

Il documentario vuole far conoscere la realtà dell’oratorio al di fuori dei confini della Lombardia, attraverso un racconto corale della vita che si svolge al suo interno. Sono storie di persone che lo vivono con passione e che attraverso le proprie differenze socio-culturali trovano la spinta per creare un’altra idea di mondo.

Don Samuele Marelli: “Il film si rivolge a tutti coloro che non conoscono questa realtà. È un mondo che abbraccia centinaia di ragazzi. Il titolo si riferisce all’importanza di ogni momento. L’oratorio mantiene la stessa intuizione di un tempo, ma deve aver la capacità di aggiornarsi, restando fedele alle origini”. Mons. Davide Milani: “L’oratorio è un luogo di integrazione, dove si impara a diventare adulti”. Andrea Patierno: “Un racconto corale, un viaggio attraverso 5 oratori”. Gianmarco Altieri: “Volevamo mettere sul grande schermo un percorso di crescita, un nuovo processo di socializzazione”.

Si tratta di una realtà silenziosa e quasi invisibile, ricca di situazioni, dimensioni e personaggi estremamente diversi, uniti da questa esperienza unica nel panorama italiano. L’oratorio è un luogo fisico, situato accanto alla chiesa parrocchiale con campetti sportivi, sale giochi, cinema, locali per il catechismo e il doposcuola, ma è anche un’occasione di scoperta e di amicizia con l’altro (Dio e gli uomini). Il film è stato girato negli oratori della Lombardia di: San Sirio Lomazzo (Como), San Giovanni e San Faustino (Brescia), San Giovanni Bosco a Clusone (Bergamo) e San Luigi (Milano).