Non dà segni di crisi l'attività di spettacolo destinata specificamente a platee di bambini e adolescenti. E riflette beneficamente l' evoluzione della forma teatrale che si ha nella scena in genere, facendo così maturare la sensibilità anche del pubblico di ultima generazione, riscattandolo in qualche modo dalla egemonia della televisione. Anno dopo anno lo va dimostrando il Premio Ribalta, la rassegna di gruppi specializzati per l'infanzia e i giovani, proposta dalla omonima associazione culturale e organizzato da Ulisse Marco Patrignani. Pur gravitando su Roma l' edizione di quest'anno si è concentrata nel Teatro Europa di Aprilia, una cittadina poco distante dalla Capitale.
Per la conquista del Premio Ribalta, nell'arco di due mesi si sono avvidendati sul palcoscenico dell'Europa otto compagnie provenienti da varie regioni, sempre a teatro affollato di piccoli delle scuole con i loro insegnanti, secondo la fascia d'età per la quale i singoli spettacoli erano allestiti: un pubblico visibilmente attento e quindi interessante per valutare il grado di coinvolgimento ottenuto, a integrazione del giudizio formulato alla fine da due giurie presiedute da Titti Danese, una, tecnica, di giornalisti critici teatrali e l'altra di docenti di primo e secondo ciclo. La selezione dei gruppi partecipanti al Premio di per sè offriva un ventaglio ampio di impostazioni drammaturgiche. Alcune veramente originali, come quella del Teatro Eidos sull'emigrazione italiana primo Novecento, con titolo Quando Nonna Faustina arrivò in America, e Giufà e il mare del Centro RAT di Cosenza, impostata sull'espressione della cultura mediterranea. Proprio quest'ultimo ha conquistato il maggiore Premio Ribalta come migliore spettacolo della rassegna "per le sue diverse chiavi di lettura - recita la motivazione - per il coinvolgimento emotivo che suscita attraverso l'elaborazione dei racconti arabi di Italo Calvino, per l'accompagnamento musicale commovente e di grande qualità". Per la migliore scenografia è stato premiato Parcopinocchio, mentre il riconoscimento per l'interprete più efficace è andato a Evelina Primo, protagonista di Frammenti di guerra , un coraggioso documento sulla violenza. Una menzione speciale ha meritato Piccolo Nemo del Teatro del Piccione, che si ispira al fumetto famoso traendone "atmosfere oniriche ed emozionanti fantasie".