La pazza gioia di Paolo Virzì è tra i dieci film finalisti del Premio Lux, il riconoscimento assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo per premiare quelle opere ritenute importanti nell'edificazione di valori culturali e sociali comuni per il Vecchio Continente. La griglia dei finalisti di quest'anno, rivelata ieri in occasione del 51° Karlovy Vary International Film Festival, mette in luce una diversità di approcci, di temi e di generi mai vista in dieci anni di storia del premio. I film in lizza sono:

As I Open My Eyes - Leyla Bouzid (France/Tunisia/Belgium/United Arab Emirates)

A Syrian Love Story - Sean McAllister (United Kingdom)

Letters from War - Ivo M Ferreira (Portugal)

A War - Tobias Lindholm (Denmark)

Things to Come - Mia Hansen-Løve (France/Germany)

La pazza gioia - Paolo Virzi (Italy/France)

My Life as a Courgette - Claude Barras (Switzerland/France)

Sieranevada - Cristi Puiu (Romania/France)

Suntan - Argyris Papadimitropoulos (Greece/Germany)

Toni Erdmann - Maren Ade (Germany/Austria/Romania)

Quattro di questi si focalizzano sui conflitti e le rivoluzioni contemporanee, mostrando giovani generazioni divise tra l'amore e la speranza per il proprio paese e la repressione e la disperazione che imperversano su tutta l'area del Mediterraneo (As I Open My Eyes), famiglie che cercano di sopravvivere nell'inferno della guerra siriana (A Syrian Love Story), l'eredità del colonialismo (Letters from War) e la questione dei limiti della presenza internazionale in Afghanistan (A War). Il passo uno deliziosamente agrodolce di My Life as a Courgette, il ritratto bello e toccante di due donne de La pazza gioia, l'ondata di humour estremamente moderna e cinica di Toni Erdmann, Sieranevada e Suntan completano la selezione.

Da questa lista usciranno i tre finalisti, che verranno annunciati a Roma a fine luglio, durante la conferenza stampa delle Giornate degli Autori di Venezia. Il vincitore verrà reso noto infine a Strasburgo il prossimo 23 novembre.