Dopo il ritorno al cinema di Mon Oncle prosegue l’omaggio a Jacques Tati. Da oggi sarà nelle sale italiane il monumentale PlayTime (1967). Il film uscirà nella versione del 1978 restaurata a cura di Les Films de Mon Oncle, che conserva le opere del regista e attore francese, e nella quale sono stati recuperati alcuni effetti sonori eliminati all’epoca dell’uscita in sala su pressione della distribuzione.

Riproporre Playtime oggi sul grande schermo significa riportare lo sguardo sulla realtà metropolitana che si apprestava a diventare quella che si è definitivamente imposta agli occhi indifferenti di chi la abita. “A che serve viaggiare, se tutte le capitali del mondo si assomigliano?”, si domandava già Tati nel ’67: dagli aeroporti ai ristoranti, gli spazi si uniformano a una visione internazionale e passiva che isola l’individuo invece di avvicinarlo agli altri.

Alla sua terza apparizione lo stralunato Monsieur Hulot demolisce con nonchalance ogni parvenza logica dei meccanismi del mondo moderno. Mentre vaga per i quartieri più avveniristici di Parigi nell'inutile tentativo di rintracciare un impiegato, l'allampanato e compassato personaggio si smarrisce in una giungla di architetture moderne, palazzi di vetro e gadget tecnologici, rimanendo "impigliato" in un gruppo di turisti statunitensi fino a rendersi responsabile della distruzione di un ristorante-night appena inaugurato.

Il trailer del film:

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“Omaggio a Tati” è un progetto di Ripley's Film in collaborazione con Viggo che porta sul grande schermo i quattro capolavori che lo collocano direttamente tra Charlie Chaplin e Buster Keaton: Mon Oncle, Playtime, Les vacances de Monsieur Hulot e Jour de Fete. Tati, oltre ad essere stato uno dei comici più innovativi della scena cinematografica mondiale è stato uno dei registi che, meglio di altri, ha saputo adattare l’immagine del mondo moderno al cinema.

Attraverso il personaggio di Monsieur Hulot, Tati, raccontava già, ancora prima degli smartphone, l’alienazione contemporanea che produce la perdita della fantasia a favore del progresso tecnologico. Con uno studio originale sul suono, assurto al ruolo di protagonista, Tati reinventa il cinema sonoro, insieme all’uso rivoluzionario dei colori e della messa in scena, che rifonda uno spazio filmico dove lo sguardo dello spettatore si rinnova ad ogni visione.

Tutti i film di Jacques Tati tornano in sala nelle versioni restaurate: dopo Playtime sarà la volta il 20 giugno di Les vacances de Monsieur Hulot e il 27 giugno di Jour de Fête.