Dal 20 febbraio all'8 maggio alle 19.30 i mercoledì della Casa del Cinema - struttura promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, con la direzione artistica di Caterina d'Amico e la gestione di Zètema Progetto Cultura - sono dedicati al cinema documentario. Un cinema del reale che scopre e racconta l'originalità di storie e persone dei nostri tempi e non solo: dal mondo di Calciopoli al mondo della politica, dalla vita di un custode cimiteriale pugliese a quella di un odontotecnico della borgata romana e, ancora, storie di carcere, malavita, diritti, emarginazione e giovani. Tutte anime di un'Italia complessa che tornano ad essere raccontate nella IX edizione di ITALIA DOC a cura di Maurizio di Rienzo.
Ogni mercoledì, al termine della proiezione, la Casa del Cinema ospita un incontro con il regista, mentre è possibile vedere i documentari in replica il giovedì, il sabato e la domenica.
"Il cinema del reale che si pensa e realizza in Italia percorrendo complessi meandri produttivi/distributivi, continua a scoprire, inquadrare, raccontare la resistente originalità di persone e storie (non solo contemporanee) degnamente 'corsare' - dice il curatore Maurizio Di Rienzo -. Il labirinto di Calciopoli (Nel paese di Giralaruota) rappresenta più del nostro calcio, il '900 di un vitalissimo politico (Non mi avete convinto) e di un esemplare autodidatta (Terramatta) sono esempi che muovono e commuovono senza retorica; il custode cimiteriale pugliese (Pinuccio Lovero Yes I can) e l'odontotecnico de borgata pasoliniano dentro e fuori (Fatti corsari) da persone radicate sul territorio vivono su particolari confini esistenziali; l'autoanalisi della propria malattia indica sentieri psicoetici (Noi non siamo come James Bond); carcere, malavita, diritti, emarginazione, gioventù in inerziale attesa (Il gemello, Interdizione perpetua, Le cose belle) sono ambiti molto Partenopei... quanto universali. Anime d'Italia articolata, 'superiore' al reale, mentre il mondo in genere sbiadisce nei fumi del progresso (God save the green). Se troppa realtà non ci dà fiducia, forse a conoscerla meglio... oggi il nostro documentario ha un cuore antico ed è pronto per raccontare il domani".