“Andare sul set ogni mattina durante l'estate torrida era per me una felicità vera… arrivavo lì con i battiti del cuore accelerati come se fossi innamorata”. Parola di Sabrina Impacciatore, che ritorna a dare il volto a Livia in Baciami ancora, il sequel de L'ultimo bacio, dal 29 gennaio in sala per la regia di Gabriele Muccino.
I protagonisti sono sempre loro ma con dieci anni di più, li avevamo lasciati trentenni in crisi, eterni Peter Pan, li ritroviamo ormai quarantenni alle prese con altri problemi. “Dieci anni dopo Livia si è costruita una vita indipendente, lavora per mantenere se e suo figlio e ha una relazione sentimentale con Paolo (Claudio Santamaria). Avrebbe desiderato una relazione stabile e avrebbe voluto ricostruire una famiglia, ma ha scelto di nuovo l'uomo sbagliato. E' una donna preda d'isterie, di debolezze, irrisolta, spera in un riscatto esistenziale, affetta dalla sindrome dell'“io ti salverò”, che è una dinamica piuttosto fallimentare, non ha il controllo della situazione e soprattutto non ha gli strumenti per affrontarla”, dice l'attrice, ora impegnata a Torino sul set della serie tv  Due mamme di troppo per la regia di Antonello Grimaldi, e aggiunge di riconoscersi di più nel sequel: “Nella Livia dell'“Ultimo bacio” non m'identificavo, anche per via della gravidanza, un'esperienza che ancora non ho provato… Viceversa, m'identificavo di più in Adriano (Giorgio Pasotti), ero nella fase della fuga e lì invece venivo abbandonata”.
Sul rapporto con il regista e il resto del cast, prosegue: “Muccino lo sento umanamente molto affine, abbiamo un'enorme sintonia e una profonda stima reciproca, lavorare con lui è molto stimolante… Sono una persona propositiva e lui o accoglie le mie proposte o alla fine mi convince del contrario. Entrambi vogliamo lavorare con emozioni vere, quindi abbiamo lo stesso obiettivo. Amo i miei colleghi, ho davvero una relazione affettiva con loro”.
Come la maggior parte dei protagonisti del suo esordio al cinema, L'ultimo bacio, anche lei ha paura di crescere e di invecchiare: “Sono da sempre affetta dalla sindrome di Peter Pan e spesso mi sento più vicina al mondo maschile che al mondo femminile… ho sempre vissuto cogliendo l'attimo”. Al contrario però della maggior parte dei personaggi non ha mai tradito un uomo né è mai stata tradita: “Ah sì… ho vissuto il tradimento di un'amica e sono stata malissimo. Credo di non essere in grado di sopportare un tradimento e mi auguro di non dover mai viverlo”.