La Cina apre a Michelangelo Antonioni. A più di trent'anni dalla censura imposta alle sue opere, il novantaduenne regista italiano di Blow Up sarà per la prima volta protagonista di una rassegna all'Accademia di Cinema di Pechino. Emblematico il fatto che il cartellone ospiterà anche Chung Kuo Cina, il documentario della "discordia" sulla Rivoluzione Culturale, che gli costò l'ostracismo del governo cinese. La manifestazione, curata da Carlo di Carlo e organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con Cinecittà Holding, proseguirà fino al 5 dicembre con una programmazione di 17 film. Al via oggi con il film L'avventura, premiato nel 1960 al Festival di Cannes, la rassegna proseguirà con Zabriskie Point, L'eclisse e Identificazione di una donna, fino al più recente Al di là delle nuvole. Nella sezione riservata al documentario saranno inoltre presentati Fare un film per me è vivere e Antonioni, lo sguardo che cambiò il cinema.