La sfida l'ha lanciata Liberation durante il festival di Cannes: la Croisette più splendente che mai? Merito di Marco Müller. Secondo il quotidiano francese, la rinnovata competizione tra i due direttori Müller e Fremaux avrebbe infatti alzato il livello artistico e mondano di entrambe le manifestazioni. L'ultima edizione di Cannes è stata la migliore degli ultimi anni, Venezia si presenta all'appello particolarmente agguerrita. Tra i diciannove "grandi" in concorso ci sono Terry Gilliam con la favola nera dei Fratelli Grimm, Abel Ferrara e la sua Mary, l'ultranovantenne Manoel de Oliveira, Krzysztof Zanussi che dirige Nikita Mikhalkov in Persona non grata, Ang Lee che si sperimenta in un western omosex (sarà vero scandalo?). Fernando Meirelles con il film tratto dal Il giardiniere tenace di John Le Carré, Philippe Garrel che ri-racconta le illusioni del '68 mentre Pupi Avati, Cristina Comencini, Roberto Faenza si abbandonano ai sentimenti. Fiore all'occhiello: il coreano Park Chan-wook e Patrice Chereau, già pronti per Cannes, avrebbero preferito la competizione italiana. Gli americani sono da record: undici film di cui nove in anteprima mondiale, sette fuori concorso. En plein di star: Russell Crowe per Cinderella Man, Johnny Depp, George Clooney (per la prima volta in concorso con un suo film), Matt Damon, Juliette Binoche, Charlotte Rampling, Gwyneth Paltrow, Monica Bellucci, Giovanna Mezzogiorno. Promessa mantenuta anche per la riorganizzazione del cartellone delle proiezioni, dopo i disagi dell'anno scorso Müller e i suoi (Luciano Barisone, Enrico Magrelli, Fulvia Caprara, Ranieri Polese e Claudio Masenza) non hanno superato il numero 60. Dulcis in fundo, Venezia è la cornice ideale per le passioni del cuore e dello spirito che fanno capolino qua e là, nelle varie sezioni. Dalle speranze tradite di Margherita Buy ne I giorni dell'abbandono alle seduzioni amorose del Casanova di Lasse Hallström.