Ci sono i Big e ci sono gli outsiders. Anche per il 2013 Distribuzione Indipendente, fondata nel 2011 da Giovanni Costantino, Alessandra Sciamanna e Daniele Silipo, non manca all'appello e torna con un listino di sei nuove proposte italiane controcorrente. Ma prima è ora di tirare le somme: “lo scorso anno – dice Giovanni Costantino - ha dato buoni risultati, gli spettaori sono stati 60 mila. Quest'anno, oltre alla visibilità, puntiamo su un riscontro economico, anche se tutti quelli che hanno lavorato con noi non hanno chiuso in passivo”. Come sempre il criterio è la qualità, “i nuovi titoli – continua Costantino – sono lavori di autori che, pur meritevoli e premiati, non hanno trovato posto nella grande distribuzione”.
Le uscite saranno una al mese a partire da gennaio nelle sale del Circuito di diffusione convenzionato, Cineclub, Cinecircoli, Cinema d'essai e Associazioni Culturali in quasi tutto il territorio italiano. Si comincia con The Ghostmaker di Mauro Borrelli, poi Vietato Morire di Teo Takahashi, W Zappatore di Massimiliano Verdesca, Bomber dell'inglese Paul Cotter, Beket di Davide Manuli e P.O.E – Poetry of Eerie, film a episodi di autori vari.
Ma la novità di quest'anno è il progetto “G Movie”, “un'operazione – spiega Daniele Sillipo - che non ha precendenti. In piena crisi abbiamo pensato di regalare cultura alimentando un sistema di business che si autostenta attraverso inserzioni pubblicitarie. Distribuiremo gratuitamente una scelta home video inediti presso negozi, librerie, cinema, università, ristoranti e, grazie ad un accordo con la catena di pizzerie “Miss Pizza” di Roma, chi ordina la pizza riceve anche un dvd”.
Il primo film, disponibile in 20.000 copie dalla fine di gennaio su tutto il territorio nazionale, sarà The Ghostmaker di Mauro Borrelli, concept designer che ha lavorato per Francis Ford Coppola, Tim Burton, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Gore Verbinski. “E' un film a microbudget – spega il regista  - fatto artigianalmente, con volontari e computer grafica, quasi per scommessa, per divertimento. Ho messo un annuncio su “Craigslist” (il Portaportese di Los Angeles) e la paga era 15 dollari al giorno”. Una horror classico: tre studenti del college trovano un'antica bara che nasconde nel doppio fondo una scatola musicale con un meccanismo ad orologeria. Scoprono che ha il potere di far provare l'esperienza della morte e decidono di attraversare il passaggio per l'aldilà. Ovvimente tutto ha un prezzo, anche la Morte, seppur apparente. “La bara – dice Borrelli -  l'ho costruita io: ho spinto il produttore contro una porta, ho disegnato la sagoma e a casa l'ho tagliata. Per il carillon ho smontato i marchingegni dei giocattoli di mio figlio. L'idea di base era fare qualcosa di qualità con pochi soldi, avevo visto Django di Sergio Corbucci in cui Franco Nero porta a spasso una bara e ho pensato, facciamo una bara che porta a spasso un uomo. Ho volutamente citato anche Linea mortale di Joel Schumacher e avevo fatto una ricerca sulla musica religiosa nell'antichità che mi è piaciuto inserire”.
Il colosso Usa Lionsgate lo ha già distribuito in dvd e in Germania è in sala in questi giorni, ma l'America è tutta un'altra storia: “L'horror – dice il regista – negli Stati Uniti è un genere importante, Tim Burton nel suo uffcio tiene i poster di Mario Bava. Un'altra delle differenze con il cinema in Italia è l'interscambiabilità dei ruoli, a Los Angeles una volta puoi fare il regista e poi l'operatore di camera e non è visto come una retrocessione di carriera”.
Per chi non vuole aspettare gennaio per vedere il film e farsi un'idea di cosa è capace Borrelli – la Perla Nera dei Pirati dei Caraibi è opera sua - può fare un salto sabato 15 dicembre alle 17.30 alla Casa del cinema per l'inaugurazione della mostra di disegni Box of Shadows - Mauro Borrelli Solo Show e provare il brivido di The Ghostmaker gratuitamente alle 21.30.