Nel cinquantesimo anniversario de Il padrino se ne va James Caan, che nel capolavoro di Francis Ford Coppola interpretava Sonny Corleone. Ma la carriera di questo grande attore del cinema americano, scomparso all'età di 82 anni, non si limita all'iconico ruolo nei primi due capitoli di quella saga ormai mitica.

Nato nel Bronx a New York nel 1940, Caan abbandona gli studi universitari per dedicarsi alla recitazione. Al cinema si afferma subito come criminale nel thriller Un giorno di terrore (1964) e un anno dopo viene nominato al Golden Globe come miglior esordiente per il western  Doringo!. Nel 1966 affianca John Wayne in El Dorado di Howard Hakws. con John Wayne

Nel 1969 la svolta con Non torno a casa stasera di Francis Ford Coppola, in cui interpreta un giocatore di football che ha subito danni al cervello. Due anni dopo è candidato all'Emmy per la sua prova in La canzone di Brian, storia del giocatore di football Brian Piccolo e nel 1972 corre per l'Oscar come miglior attore non protagonista grazie al ruolo di Sonny nel Padrino.

Ormai star hollywoodiana di prima grandezza, illumina il grande schermo con interpretazioni vigorose e intense, spaziando nei generi: dal dramma Un grande amore da 50 dollari (1973) in cui è un ufficiale di marina che arrotonda con le scommesse alla commedia poliziesca Una strana coppia di sbirri (1974) con Alan Arkin, passando per 40.000 dollari per non morire (1974) diretto da Karel Reisz e scritto dall'esordiente James Toback che gli vale una nomination al Golden Globe per il personaggio di un professore ludopatico al cult di Sam Peckinpah Killer Elite (1975) in coppia con Robert Duvall.

Trova un grande successo con il classico distopico Rollerball (1975), appare nel kolossal bellico corale Quell'ultimo ponte (1977), domina il crepuscolo newhollywoodiano di Arriva un cavaliere libero e selvaggio (1978), si misura con lo spirito di Neil Simon nella commedia Capitolo secondo (1979). Nel 1980 fa il suo esordio alla regia con Li troverò ad ogni costo, un film su un padre alla ricerca del figlio perso a causa del programma di protezione testimoni, apprezzato dalla critica ma poco visto dal pubblico. Un anno dopo impreziosisce l'opera seconda di Michael Mann, il noir Strade violente (1981), tra le sue più grandi interpretazioni.

Dopo C'è... un fantasma tra noi due (1982), Caan non interpreta alcun film: in seguito alla morte della sorella, cade in depressione e comincia ad abusare di cocaina. La rinascita nel 1987, quando l'amico Coppola lo chiama per interpretare un sergente nello struggente Giardini di pietra. Ritrova la popolarità nel ruolo dello scrittore costretto a letto nell'horror Misery non deve morire (1990). Dagli anni Novanta interpreta molti film di cassetta, soprattutto commedie e action, benedice il debutto alla regia di Wes Anderson con Un colpo da dilettanti e lavora con James Gray nell'opera seconda The Yards (2000).

Sul piccolo schermo, nel 1998 impersona Philip Marlowe nel tv movie Marlowe - Omicidio a Poodle Springs ruolo in precedenza andato a grandi attori come Humphrey Bogart, Robert Mitchum e Powers Boothe. Partecipa ai film più disparati, dalla commedia Mickey occhi blu (1999) all'intenso City of Ghosts (2002), Dogville (2003) di Lars von Trier alla favola natalizia Elf (2003). Dal 2003 al 2007 Caan interpreta il ruolo di "Big Ed" Deline nella serie televisiva Las Vegas

Caan è famoso per aver rifiutato ruoli entrati poi nella storia: Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il braccio violento della legge, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Kramer contro Kramer, Apocalypse Now, Blade Runner, Love Story, Superman. Tra il novembre 2007 e l'agosto del 2015, è stato il presidente di openfilm.com, che offriva 1 milione di dollari di finanziamento per trovare l'autore di un film indipendente.