"Se continuiamo a dare ai nostri figli un mondo di frasi fatte e valori fintamente forti, come il successo e l'apparenza, finiranno col tirarci le pietre in testa". A parlare è il commediografo Angelo Bassetti che a un fenomeno scottante e di estrema attualità come quello dei sassi lanciati dai cavalcavia ha dedicato il suo primo film per il cinema, in concorso al festival di Annecy. Tratto da una pièce teatrale scritta dallo stesso regista e da lui adattata per il grande schermo, Sotto e sopra il ponte è interpretato, tra gli altri, da Leonardo De Angelis, nel ruolo del protagonista, da Isabel Russinova, dal figlio di Vasco Rossi, Davide, da Graziano Piazza e da Clio Bassetti.  Il film racconta la storia di tre adolescenti e del rapporto fortemente conflittuale che vivono con i propri genitori: Alessandro, figlio di un ricco e intransigente commerciante, Deborah, fidanzatina di Alessandro, e suo fratello Valerio, figli di Roberta, una donna che non esita a vendere il proprio corpo per guadagnare i soldi necessari ad assicurare loro una vita confortevole. I tre giovani scelgono come luogo di ritrovo un cavalcavia della periferia romana ed è da lì che tentano di dare una "svolta" alla loro esistenza. "Ho scritto questo testo nel '94 - spiega il regista, anche autore di La tana e Il venditore di anime -, ma è andato in scena per la prima volta soltanto nel '97, in un momento in cui non c'era giorno che le pagine di cronaca dei giornali non raccontassero di questi eventi. Allora si è parlato di instant-theatre, ma la verità è che spesso noi autori ci troviamo, per uno strano scherzo del destino, a precorrere i tempi" . Il vero problema "è che nessun genitore chiede mai a questi ragazzi cosa desiderano e cosa vogliono fare nella loro vita" continua Bassetti. "I quarantenni sono forse più immaturi dei loro figli - gli fa eco la Russinova -. Il mal di vivere è sia dei figli che dei loro genitori, anche loro si fanno tante domande alle quali non sanno dare una risposta e questo film è importante perché propone di riflettere su questi due mondi contrapposti. Pensare poi di trovare una soluzione per risolvere il problema dei ragazzi che per divertimento lanciano i sassi dai cavalcavia è un po' un'utopia". Forse la risposta, dice il regista, "è cercare prima di tutto di migliorare noi stessi". Sotto e sopra il ponte non ha ancora un distributore, ma "siamo in trattative ormai avanzate con l'Istituto Luce" spiega il produttore Rodolfo Martinelli.