"Periferie del mondo. Periferia immaginaria" è il festival in corso a Scampia (Napoli) fino al 12 maggio. Sin dal nome quanto mai esplicita nel dichiarare il proprio interesse verso le culture periferiche, la manifestazione è giunta non senza sforzi alla terza edizione. Più festival-laboratorio che semplice vetrina di opere "Periferie del mondo. Periferia immaginaria", diretto da Rosaria Désirée Klain, racconta dall'interno realtà metropolitane che il cinema ufficiale colpevolmente tende a lasciare sullo sfondo quando non addirittura a ignorare. A comporre il quadro tasselli diversi ma complementari: una mostra fotografica, una sezione internazionale di documentari accanto a una tutta italiana, eventi letterari e una serata dedicata a Francesco Rosi che a Scampia per la prima volta porta il suo film La sfida. Non manca un concorso di cortometraggi giudicati, tra gli altri, da Giorgio Arlorio, Davide Ferrario, Francesco Patierno. Ma la sezione più interessante è "Scampia: visti dagli altri", una rassegna di documentari provenienti da varie parti del mondo che hanno per oggetto il quartiere noto per i suoi palazzoni di cemento conosciuti come "le vele" e soprattutto le sue storie di emarginazione e camorra. Un quartiere però che sta lentamente risorgendo anche grazie alle iniziative culturali e che di recente è diventato set di film quali Vento di terra di Marra e Sotto la stessa luna di Carlo Luglio. Periferia in movimento, dunque, che grazie al festival diventa anche contenitore e promotore di altre importanti culture.