(Cinematografo.it/Adnkronos) - L'attrice Maria Schell è morta questa notte di polmonite all'età di 79 anni nella sua casa di Vienna. Lo ha reso noto l'agenzia stampa austriaca Apa. Sorella maggiore dell'attore Maximilian Schell, è stata assieme a Marcello Mastroianni protagonista di Le notti bianche di Luchino Visconti nel 1957. Maria Schell aveva conquistato notorietà internazionale con la sua interpretazione nel film contro la guerra L'ultimo ponte di Helmut Kautner, che le valse il premio di miglior attrice al festival di Cannes del 1954. L'anno successivo ottenne lo stesso riconoscimento a Venezia con Gervaise di René Clement. Maria Schell è stata una leggenda del cinema europeo degli anni Cinquanta. Inizia come attrice di teatro, interpretando al culmine della carriera i drammi dello scrittore Friedrich Durrenmatt. Al cinema debutta nel 1948 con La casa dell'angelo del regista Karl Hartl. Sul set recitò al fianco di Jean Marais, Corrado Pani, Clara Calamai. Le cronache rosa dell'epoca raccontano anche di un suo flirt con Mastroianni. Tra i titoli più noti di quegli anni figurano anche Stupenda conquista, L'incubo dei Mau Mau, Rosa nel fango, Una vita, L'albero degli impiccati e Cimarron. Sono poi seguiti negli anni Sessanta La grande ruota, Il marchio, Non tirate il diavolo per la coda e Sono solo una donna. Dopo aver interpretato trenta film, la sua fama declina rapidamente. Si trasferisce a Hollywood in cerca di maggior successo, ma a parte l'exploit di Dossier Odessa del 1974, interpretato insieme al fratello Maximilian diretta da Ronald Neame. l'esperienza americana si rivela piuttosto deludente. Cade in depressione e inizia un'esistenza di intime sofferenze, segnata dall'abuso di alcool e psicofarmaci, fino a un tentato suicidio. Alla fine degli anni Ottanta decide di lasciare gli Stati Uniti e di ritornare in patria: prende casa in Carinzia, nell'Austria del sud, dove la scorsa notte. Nel 2002 Maximilian Shell le dedicò un film dal titolo Mia sorella Maria, un omaggio, colmo di commozione, a metà tra documentario e fiction, sulla sua carriera ma anche sulla sua tribolata esisteza privata.