Si è spento oggi 7 febbraio a Roma Gianfranco Plenizio, compositore, pianista, direttore d’orchestra, musicologo, grande conoscitore della romanza italiana.

Si è dedicato alla musica per film collaborando con molti prestigiosi cineasti: da Billy Wilder a Federico Fellini, da Mario Monicelli a Luigi Comencini, da Pietro Germi a Ermanno Olmi, da Luigi Magni a Marco Bellocchio, da Francesco Rosi a Ettore Scola, da Elio Petri a Brian De Palma. Ha diretto le orchestre di pietre miliari del cinema come “La città delle donne”, “Le avventure di Pinocchio”, “Cristo si è fermato a Eboli”, “Zanna bianca”, “Rugantino”, “Nel nome del padre”, “Nell’anno del signore”, “Alfredo Alfredo”, “Amici miei”, “Un borghese piccolo piccolo”, “Cantando dietro i paraventi”, “Dramma della gelosia”, “Zorro”, “Il Mondo nuovo”, “Il corsaro nero”… È stato anche compositore di musiche indimenticabili come quelle del film di Fellini “E la nave va”, per cui ha ricevuto il Premio Siae.

Nato a S. Lorenzo di Sedegliano, Udine, il 10 gennaio del ’41, ha studiato il pianoforte e la composizione con Enrico De Angelis Valentini  e direzione d’orchestra con Franco Ferrara e Zoltan Pesko. Inizia una brillante carriera pianistica sia come solista che in complessi cameristici, per poi dedicarsi alla direzione d’orchestra: il suo debutto è a soli venticinque anni dirigendo il “Barbiere di Siviglia” di Rossini. Per poi girare in tutto il mondo dirigendo le orchestre più prestigiose, da Santa Cecilia alla London Symphony, dalla Rai di Roma e Torino all’Orchestra Filarmonica Ceca, dall’Orquesta Nacional de España all’Orchestre de Genève, etc.. Come pianista o direttore ha inciso per RCA, Ricordi, Fonit-Cetra, Sampaolo, Frequenz, Musikstrasse.

È autore di numerose composizioni per vari organici: la sua “Suite africana” per due flauti e pianoforte è stata eseguita in tutto il mondo fra cui la Carnegie Hall di New York. L’Opera-balletto scritta per il film muto “Faust” di Murnau è stata portata dai Solisti Aquilani in diverse città italiane con grande successo.

Come musicologo, si è dedicato con passione alla ricerca e alla riscoperta del negletto repertorio della vocalità cameristica dell’Ottocento italiano, e ha collezionato migliaia di documenti musicali, il più grande archivio al mondo di romanze italiane. Nato come un hobby, il suo interesse ha prodotto libri, saggi e l’incisione di numerosi CD, tra cui “Musica proibita” dedicata al filone amoroso ed erotico della romanza da salotto.

È autore anche di saggi e libri musicali come “Musica per film. Profilo di un mestiere”, “Lo core sperduto. La tradizione musicale napoletana e la canzone” e “Bizzarrie musicali. Incidenti e accidenti della musica”.

Esploratore curioso e disincantato della vita, è stato anche uno dei massimi esperti mondiali di sigari avana (ai quali ha dedicato un paio di volumi, “Avana nel corazón”, “Puro habano. Dialoghi puristi”) e un grande conoscitore di vini, per i quali ha sempre cercato il giusto abbinamento musicale.

La camera ardente per salutare il Maestro Plenizio sarà aperta domani. Mercoledì 8 febbraio dalle 10.00 alle 16.00 all’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Filmografia essenziale (su più di 250 titoli)

Direzione d'orchestra

 

Composizione musicale e direzione d'orchestra