Alla vigilia del pronunciamento dell'AGCOM su un'ipotesi di regolamento che blocchi lo sfruttamento illegale delle opere dell'audiovisivo, i 100autori sottolineano con preoccupazione l'esistenza di manovre che puntano a confondere la libertà d'accesso alla rete con l'esigenza di tutelare il diritto d'autore, pilastro fondamentale della libertà d'espressione, a tutto vantaggio di quei soggetti (telecom e provider) che, veri complici dei pirati della rete, lucrano su cinema, televisione e documentario nascondendo i loro profitti miliardari dietro la bandiera della difesa della libera circolazione delle opere.
Per questo motivo l'Associazione 100autori ribadisce con fermezza: l'impegno a difesa del diritto d'autore, perchè esso venga tutelato e remunerato proporzionalmente come in ogni altro Paese del mondo; il pieno sostegno ad ogni strumento che impedisca la pirateria e la diffusione illegale delle opere; l'impegno a combattere la pirateria attraverso forme di offerta legale sul modello di i-Tunes, con tariffe eque, capaci di garantire la fruizione delle opere nel rispetto di una più agevole e protetta circolazione.
Il diritto d'autore è l'unica garanzia di libertà per chi racconta storie con un film, una fiction, un documentario. Impediamo - scrivono i 100autori in un comunicato - a chi lucra sulle nostre opere di continuare ad arricchirsi senza restituire almeno una parte di questi profitti al cinema e alla televisione.