“La nostra squadra è come il Barcellona di Guardiola. Gli ottimi risultati ottenuti sono da dividere con tutti coloro che vi lavorano”, confessa Davide Bracco, direttore della Film Commission Torino Piemonte, tra le più imitate e apprezzate. In occasione dei suoi primi 10 anni di attività la Film Commission ha aperto venerdì 27 il Cineporto di Via Cagliari al pubblico per una giornata di festa: una mostra fotografica, un concerto jazz, proiezioni, casting, cibo, vino e una puntata in diretta della nota trasmissione di radio3 Hollywood Party.
Per i corridoi dello stabile che accoglie tutto l'anno produzioni cinematografiche nazionali e internazionale si aggirano attori, produttori, registi, sceneggiatori, macchinisti, musicisti, cinefili di tutte le età e semplici curiosi. Tutti hanno voluto essere presenti per portare i propri omaggi a questa fortunata realtà del cinema piemontese. Continua Bracco: “Inizialmente c'è voluto un grande investimento finanziario. E' stato un rischio, ma calcolato: a Torino stava nascendo il Museo del Cinema, c'era già un grande festival d'importanza nazionale radicato sul territorio (il TFF) e tanti altri più piccoli, ma molto seguiti, tecnici in nuce e case di produzione molto attive. Sapevamo che questo era l'anello mancante”. E la sfida è stata vinta, come dimostra il Nastro D'argento 2011 consegnato dal SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani - a Steve Della Casa, presidente di FCTP, per l'apporto fondamentale dato a Noi credevamo di Mario Martone “e per 10 anni d'impegno nella produzione di qualità”. “Marco Boglione e Giorgio Fossati, fondatori della Film Commission Torino Piemonte, hanno avuto il grande merito di prevedere quel che sarebbe successo”, dichiara Della Casa, “poi io e Bracco abbiamo continuato e sviluppato il percorso di un'istituzione che accompagna la storia del sistema cinema Torino”.
Storia che recentemente si è arricchita di un'altra scommessa importante: il FIP – Fondo Investimenti Piemonte – sarà l'altra faccia di FCTP, quella dedicata alla ricerca del finanziamento privato, sempre più fondamentale per produzioni cinematografiche e di fiction. Dall'inizio della sua attività sono state 383 le produzioni che hanno scelto Torino e il Piemonte come set per i propri film. La cifra è sicuramente destinata a crescere, iniziando già in estate con i film di Soldini, Argento e Tullio Giordana - presente alla festa - e con la fiction di Monteleone su Walter Chiari e il film di Ficarra e Picone. Proprio in questo momento è sul set torinese di Workers, di Lorenzo Vignolo, Alessandro Tiberi, volto tra i più amati della nuova leva di attori nazionali, grazie al ruolo di “schiavo” nella fuoriserie italiana Boris. “Il film sarà a episodi”, ci racconta Alessandro, “e sarà dedicato al mondo del lavoro; io lavorerò nuovamente spalla a spalla con Francesco Pannofino (il Renè Ferretti di Boris, ndr), ma avremo ruoli diversi rispetto a quelli della serie tv”. Anche Alessandro ci tiene a congratularsi con Film Commission: “E' la seconda volta che vengo a girare a Torino [la prima volta fu nel 2000 per Twisted - Ascolta la canzone del vento di Matteo Petrucci, br) e rimango sempre affascinato dalla vitalità che c'è qui. Quella in Piemonte e quella in Puglia - l'Apulia Film Commission - sono due realtà che funzionano bene e che danno spazio ai giovani: speriamo che col tempo ne nascano tante altre”.