“Mi piace raccontare i ricordi di quando ero piccolo”, dice il regista Giovanni Veronesi che con il suo Tutti per 1-1  per tutti  fa tornare i suoi Moschettieri ,ovvero D’Artagnan

(Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo) sullo schermo. Non  sul grande però. Ovviamente, in tempi di pandemia, le loro corse a cavallo e le loro sfide con la spada non le vedremo al cinema, ma andranno in onda il 25 dicembre in prima assoluta su Sky (ore 21,15) e poi saranno disponibili on demand e in streaming anche su Now Tv.

“Sono addolorato che questo film non vada in sala, per fortuna Sky ci ha accolti come degli orfani”, prosegue Veronesi, che già in precedenza aveva affrontato il grande romanzo scritto dal francese Alexandre Dumas nel 1844 con la sua precedente commedia I Moschettieri del re-La penultima missione (2018).

“Questo non è un seguito perché è completamente diverso dal precedente- racconta-.Ho letto il libro di Dumas cinque anni fa quando mi venne in mente di fare il film. Non conoscevo bene il periodo del 1600 e facevo fatica a capire talvolta perché è una storia complicata. Mi piace lavorare sempre con gli stessi attori e fare cose che ci divertono”.

Nel cast infatti oltre ai già citati tre moschettieri della vecchia guardia: Favino, Mastandrea e Papaleo, rispettivamente D’Artagnan, Porthos e Athos impegnati in una nuova missione segreta,  anche Margherita Buy (la Regina Anna d’Austria) e Sergio Rubini (Aramis qui riincarnato in un cane) e le new entries: Giulia Michelini, Anna Ferzetti, Guido Caprino, Federico Ielapi e Sara Ciocca.

Due gli ingredienti principali della storia: la fantasia e la libertà. “Sono felicissimo di aver di nuovo vestito i panni di questo personaggio, che mi ha dato l’occasione di tornare ad essere un bambino che va a cavallo e gioca con la spada- dice Favino, che interpreta D’Artagnan- . E’ stato un anno faticoso e penso ci sia davvero bisogno in questo momento di film che portino un po’ di leggerezza.  La fantasia è necessaria di questi tempi. E c’è bisogno di osare e di andare aldilà delle nostre abitudini. E’ un film di Natale nel senso più classico del termine e mi auguro che possa prima o poi vedersi anche in sala”. E Rocco Papaleo: “La fantasia mi consola perché è una scappatoia rispetto alla realtà e poi nella fantasia talvolta trovo la mia libertà”. Infine Mastandrea: “La fantasia è uno dei motivi per cui facciamo questo lavoro. Il cinema ha il compito di portarti da un’altra parte. Questo è un film che parla dello stare insieme. Ci sono due tipi di persone: quelli che pensano solo a se stessi e quelli che pensano a se stessi in mezzo agli altri. Spero che prevalgano i secondi”.

E poi Veronesi: “Mi piacerebbe fare ancora film su questo tipo di letteratura come Dottor Jekyll e Mr Hyde I viaggi di Gulliver. Tutti romanzi che si rivolgono ai ragazzi. C’è molta nostalgia e malinconia in questo”.

Nel film anche una colonna sonora che vanta del brano La cura di Battiato. “La cura è la canzone d’amore per antonomasia- dice Veronesi-. Avendo fatto un film sugli amori impossibili e incredibili mi sembrava quella più adatta. Battiato non l’aveva mai data a nessun film. Si vede che ha apprezzato l’accostamento del suo brano ai Moschettieri”.

“Sky è a supporto del cinema. Vogliamo costruire film sia per la sala che per le piattaforme. Per noi è un privilegio avere un film del genere a Natale”, conclude infine il vicepresidente di Sky Italia e Ceo Vision Distribution Nicola Maccanico.