SCANDALO AI CAMPI ELISI

Due avvenenti indossatrici di una grande casa di mode parigina sono state assassinate: i due crimini sono stati compiuti in circostanze analoghe, a breve intervallo l'uno dall'altro. I sospetti della polizia, concentratisi da prima su Hérelle, il titolare della ditta, sembrano ottenere un'esplicita conferma, quando il sospettato parte improvvisamente per ignota destinazione. Ma Hérelle, subito rintracciato, giustifica in modo ineccepibile il suo viaggio e presenta degli alibi inattaccabili. Anche il direttore della casa, sospettato un momento, può dimostrare la propria innocenza. La polizia è disorientata; ma una sera alcune circostanze fanno pensare all'ispettore, che ha diretto le indagini, che una nuova tragedia si stia svolgendo nelle sale della casa di mode. Egli vi accorre con gli agenti e giunge appena in tempo per strappare la più graziosa delle indossatrici alle mani di Etienne, l'uomo di fatica della casa, che s'apprestava a strangolarla. Etienne, uomo ancor giovane, è un delinquente pazzo, che ha ucciso le due indossatrici per sadismo e per vendicarsi del dispregio, in cui era tenuto dalle giovani donne, in mezzo a cui viveva. Mentre tenta di fuggire, viene ucciso dagli agenti; ma prima riesce ancora a ferire il sopravveniente Hérelle.