Principi e principesse

Princes et Princesses

FRANCIA 1999
Alla maniera delle favole, un ragazzo e una ragazza sono protagonisti di sei racconti animati ambientati tra passato e futuro in diversi paesi del mondo.

TRAMA LUNGA
In un cinema abbandonato due bambini decidono di mettersi ad inventare storie e di metterle in scena con l'aiuto di un tecnico esperto. La prima: la ricerca dei diamanti e della principessa. Il principe ritrova i 111 diamanti della collana e sposa la principessa. La seconda: un racconto ambientato nell'antico Egitto. Lui porta un fico alla regina e la ricompensa crea invidia. La terza: lui visita il castello, entra nella biblioteca dove lei studia i progetti delle macchine. E lei si toglie l'elmo. La quarta: nel Giappone del passato, un uomo forte vuole rubare il mantello della vecchia signora Olko, ma è scoperto e la signora lo costringe a servirla fino all'alba. Poi gli regala il mantello. La quinta: nell'anno 3000 una regina crudele possiede un flauto magico. Il flauto cambia aspetto e si trasforma in lui, e la regina lo bacia. La sesta: il principe e la principessa si baciano e per loro comincia una serie di trasformazioni. Dopo che lui è diventato ranocchia e lei lumaca, attraverso sei passaggi finisce che lui diventa lei, e viceversa. Ma sono sempre principe e principessa.
SCHEDA FILM

Regia: Michel Ocelot

Soggetto: Michel Ocelot

Sceneggiatura: Michel Ocelot

Musiche: Christian Maire

Montaggio: Anita Vilfrid, Michèle Peju, Dominique Lefever

Scenografia: Inni Karine Melbye, Lionel Kerjean, Michel Ocelot, Benedicte Galup, Richard Mithouard

Durata: 70

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: CNC, LA FABRIQUE, LE STUDIO CANAL+, LES ARMATEURS, SALUD PRODUCTIONS, STUDIO O

Distribuzione: MIKADO (2000)

CRITICA
"Mentre viaggia con agilità fra passato remoto e futuro, Ocelot si serve soltanto di ombre cinesi realizzate con la carta ritagliata e di una macchina da presa 16 mm; però la sua fantasia è tale, gli sfondi così colorati, le astuzie visive e narrative tanto intelligenti da permettergli di creare un universo fantastico con i mezzi più semplici. A dimostrazione di quel che può riuscire a fare l'inventiva, con l'aiuto di carta e forbici e senza neppure l'ombra di un computer. Dopo un breve momento di sorpresa, il pubblico infantile si lascia conquistare totalmente dalle immagini arcaiche e insieme modernissime di Ocelot; e si diverte perfino nell'intervallo che separa le due terne di storie, quando sullo schermo compare la scritta "e adesso un minuto per chiacchierare". Irresistibile il doppiaggio di Anna Marchesini". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23 dicembre 2000)

"E' come il gioco del 'se fosse', allestito con morbidi colori, preziosità grafiche, voglia d'amore e passioni affascinanti fissati nelle ombre cinesi, che sanno ricreare il mondo alternativo del fantastico, senza aiuto del computer, con il doppiaggio della spiritosa Anna Marchesini. E per l'intervallo c'è un cartello che permette ai bambini di parlare per un minuto senza problemi". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 30 dicembre 2001)