PARADISO TERRESTRE

ITALIA 1957
Parecchie parti inesplorate del mondo sono state visitate da diverse spedizioni: le riprese eseguite nel corso di queste spedizioni riunite in un unico documentario, vogliono dare una idea della bellezza inconsueta dei singoli paesi. Dai pinguini del polo sud alle cascate dello Zambesi e alle regioni del Tibesti; dal Camerun in cui gli indigeni hanno l'aspetto e le abitudini dei primitivi, fino all'Amazzonia con le sue foreste vergini. Si passa a Ceylon, con il caratteristico elefante indiano; nel Vietnam con le coltivazioni di riso; nella Papuasia, fra i canachi dell'età della pietra, per finire tra i fiori e le danze dei Maori di Tahiti.
SCHEDA FILM

Regia: Luciano Emmer

Musiche: Roman Vlad

Durata: 87

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: ANTONIO CERVI PER LA NORIA FILM (ROMA), LES FILMS DU CENTAURE, JE VOIS TOUS (PARIGI)

Distribuzione: CEI INCOM

NOTE
COMMENTO: GIAN GASPARE NAPOLITANO. LE VOCI SONO DI: GUALTIERO DE ANGELIS E STEFANO SIBALDI. TITOLO FRANCESE: A CHACUN SON PARADIS. FILM DI MONTAGGIO CHE SI SERVI' DI MATERIALE GIRATO DA ALCUNE SPEDIZIONI IN VARIE PARTI DEL MONDO.
CRITICA
"(...) Emmer, da buon documentarista, sa coglierne gli aspetti più significativi in una serie di immagini non tanto belle quanto pregnanti, contenutisticamente illuminanti, "vere". In questo senso il suo film è uno degli esempi più illustri di documentari etnologici, anche se il discorso è appena abbozzato, non è immune da compiacimenti formali, da una certa superficialità divisione". (G. Rondolino, "Catalogo Bolaffi del Cinema Italiano - 1956/1965", 1967).