NON VIOLENTATE JENNIFER

DAY OF THE WOMAN

USA 1983
Una giovane giornalista americana - Jennifer - avendo deciso di scrivere un libro in santa pace e lontano dalla città in cui lavora, affitta una villetta immersa in un bosco. Carina e un po' provocante com'è, attira subito l'attenzione di quattro sfaccendati del vicino abitato, i quali pensano di spassarsela e un giorno la violentano a turno (salvo Matthew, lo scemo del villaggio, che non riesce nella nobile impresa). Ripresasi dallo stato di "choc" dopo l'allucinante avventura, Jennifer decide di vendicarsi. E lo farà sul terreno stesso (il sesso), che l'ha vista umiliata e perdente. Infatti, ricomparendo in macchina nei paraggi dove i quattro eroi stazionano nel loro ozio permanente, essa li attira uno dopo l'altro (Matthew per primo, strangolato ed impiccato nel momento in cui egli riesce infine a possederla) e, uno dopo l'altro, li uccide con mezzi e metodi altrettanto diversi, quanto raccapriccianti.
SCHEDA FILM

Regia: Meir Zarchi

Attori: Camille Keaton - Jennifer, Eron Tabor - Johnny, Richard Pace - Matthew, Anthony Nichols - Stanley, Gunter Kleemann - Andy, Alexis Magnotti, Tanny Zarchi, Romit Haviv, Terry Zarchi, Isac Agami

Soggetto: Meir Zarchi

Sceneggiatura: Meir Zarchi

Fotografia: Yuru Haviv

Montaggio: Meir Zarchi

Altri titoli:

I SPIT ON YOUR GRAVE

Durata: 93

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE COLORE

Produzione: CINEMAGIC PICTURES

Distribuzione: DMV (1984)

CRITICA
"Film truculento e di un'abietta violenza, basato su una carica di tensione che peraltro non scatta mai, su episodi e momenti di vera brutalità, nonchè su effetti ed effettacci si sgradevolissima visione. La giovane Jennifer, da innocua qual era, si trasforma in lucida macchina del crimine, abbondando anche lei, nel nome della vendetta, in metodi e strumenti di morte orrendi. Par di capire che, nella lieta occasione, a Camille Keaton (sorella della più celebre Diane) è affidato una volta di più il ben noto messaggio che vuole il cittadino americano più sicuro e difeso nel farsi giustizia da sè. Va pure da sè che nella dizione sono incluse le rappresentanti del sesso femminile, non a caso il titolo originale del film è alla lettera "Giorno della donna". Tra violenze, furie e sevizie ai limiti dell'horror, restano impassibili un bel fiume e le folte foreste: unica cosa apprezzabile del film" (Segnalazioni cinematografiche, vol. 97, 1984)