Nightwatch
USA - 1997
Martin - uno studente di legge - accetta un lavoro part-time come guardiano notturno in un obitorio, dove - racconta il suo predecessore - sono successi fatti strani e misteriosi. Intanto, in città, un serial-killer sta mietendo vittime e l'ispettore Thomas, dopo alcune indagini, punta l'attenzione proprio sull'obitorio. Martin, che insieme all'amico James cerca di affrontare in maniera divertente tutta la situazione, si trova coinvolto in cose che non riesce a spiegarsi; tra l'altro, la sua amica Joyce viene uccisa e sul luogo del delitto il ragazzo trova scritto il nome di Albert Cray, che anni prima era stato guardiano dell'obitorio. Costui non è altri che l'ispettore Thomas che, licenziato dall'obitorio, sotto la copertura del suo nuovo mestiere, sta mettendo in atto la propria vendetta...
- Regia:
- Attori: - Martin Bells, - Katherine, - Ispettore Thomas/Albert Cray, - James, - Marie, - Joyce, - Dottore, - Vecchio guardiano, - Professore del college, - Vice Ispettore Bill Davis, , , ,
- Sceneggiatura: Ole Bornedal, Steven Soderbergh
- Fotografia: Dan Laustsen
- Musiche: Joachim Holbek
- Montaggio: Sally Menke
- Scenografia: Richard Hoover
- Arredamento: Brian Kasch
- Costumi: Louise Mingenbach
- Effetti: Vincent Montefusco, Dale Newkirk, Beecher Tomlinson
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Altri titoli:
Nightwatch - Il guardiano di notte
- Durata: 102'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO, HORROR, THRILLER
- Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)
- Produzione: MICHAEL OBEL PRODUCTIONS, THURA FILM
- Distribuzione: MEDUSA FILM (1998) - MEDUSA VIDEO.
NOTE
- E' IL REMAKE DEL FILM: "IL GUARDIANO DI NOTTE" (NATTEVAGTEN), GIRATO DALLO STESSO OLE BORNEDAL NEL 1994.
CRITICA
"Disordinato e macabro giallo-horror, che non dispiacerà ai patiti del genere e comunque ha il merito di non farsi prendere la mano dagli effettacci con le consuete cascate di sangue finto. Nel clima di finto terrore lo spiritato Nick Nolte si muove con maggiore difficoltà di Ewan Mc Gregor, simpatico ma un po' troppo vecchio per recitare la parte dell'universitario". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 24 giugno 2002)