Il Vincente

2/5
Il gioco d'azzardo nell'opera prima di (e con) Luca Magri. Molti cliché, un'occasione che poteva essere sfruttata meglio

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ITALIA 2015
Antonio, giovane scapolo benestante, ama la bella vita e il gioco d'azzardo, in particolare il poker. Suo padre, stanco di mantenerlo e di dover sempre rimediare ai suoi guai, lo costringe a partecipare a un gruppo terapeutico e a trovarsi un lavoro. Fingendo di compiacerlo Antonio continua invece a perseverare nel suo vizio, ormai divenuto patologico. Con la mente obnubilata dall'adrenalina della vincita facile, e convinto di poter fare fortuna, ricerca altre occasioni di gioco oltre la cerchia abituale degli amici di sempre e si unisce a una pittoresca compagnia di balordi. La sua routine viene improvvisamente scombussolata dall'incontro con una stravagante gallerista, Dalia, con cui inizia una romantica storia d'amore. La ragazza non condanna il suo vizio; anzi, incuriosita, si fa introdurre in quel mondo a lei sconosciuto che la travolgerà...
SCHEDA FILM

Regia: Luca Magri

Attori: Luca Magri - Antonio, Maria Celeste Sellitto - Dalia, Michele Buttarelli - Rocco, Marco Iannitello - Gabriele, Nina Torresi - Psicologa, Adriano Guareschi - Marcello, Paolo Rossini - Michele, Giulia Bertinelli - Carmen, Francesco Silva - Oscar

Soggetto: Chiara Agostini, Luca Magri

Sceneggiatura: Luca Magri, Michele Buttarelli, Antonio Amoretti

Fotografia: Raoul Torresi

Montaggio: Buono Pellegrini

Scenografia: Marcella Caglieri

Suono: Emanuela Cotellessa

Aiuto regia: Nina Torresi

Durata: 90

Colore: B/N

Specifiche tecniche: HD, DCP (1:1.85)

Produzione: ANTONIO AMORETTI, PIETRO CORRADI PER AVILA ENTERTAINMENT SRL

Distribuzione: AVILA ENTERTAINMENT SRL

Data uscita: 2016-09-01

TRAILER
NOTE
- DISPONIBILE ON DEMAND SULLE PIATTAFORME PIÙ IMPORTANTI QUALI ITUNES, GOOGLE PLAY E SONY (2018).
CRITICA
"Fotografato in bianco e nero a bassissimo budget, il film non bada a spese quando si tratta di fare citazioni, cinematografiche e più classiche, 'Iliade' inclusa. Piuttosto statico, abbondante di primi piani e sguardi in macchina ma montato in modo approssimativo, 'Il vincente' resta incerto tra il 'gambling movie' (il film-di-gioco di tradizione americana, ma che conta un ottimo esempio autoctono in 'Regalo di Natale' di Pupi Avati ), la denuncia delle ludopatie, l'apologia del maledettismo di provincia." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 15 settembre 2016)

"Spiacerà anche a chi come noi è nato in provincia e di tipetti come Antonio ne ha visti non pochi. Purtroppo 'Il vincente' sa di falso, di letterario, di sentito dire." (Giorgio Carbone, 'Libero', 1 settembre 2016)