Il segnale rosso

Le signal rouge

FRANCIA 1948
In uno scontro ferroviario il dr. Berthold vede morire sua moglie, suo figlio resta gravemente ferito ed egli stesso riporta un trauma alla testa. Rientrato nel proprio paese, Berthold decide di far curare suo figlio da uno specialista e la scelta cade sulla dottoressa Dreisser. Tuttavia, anche Berthold ha bisogno di cure poiché, in seguito al trauma subito, inizia ad essere affetto da una pericolosa mania: ogni sera una forza irresistibile lo costringe a deporre dei petardi sulle rotaie su cui transita il rapido che è stato la causa delle sue sventure. La dottoressa Dreisser gli consiglia di farsi visitare e dagli esami viene accertata una lesione al cervello che rende necessaria una operazione. Mentre Berthold è in clinica, la dottoressa si incarica di sostituirlo nel suo lavoro e nel frattempo accetta la corte dell'ingegner Nicola Rieder. Quando Berthold torna a casa però, lei comprende di non poterlo lasciare e Nicola va su tutte le furie. Per vendicarsi di Berthold, Nicola organizza un attentato ferroviario facendo in modo di far ricadere la colpa sul dottore. Le accuse che vengono mosse impressionano Berthold al punto da farlo impazzire di nuovo.
SCHEDA FILM

Regia: Ernest Neubach

Attori: Erich von Stroheim - Dottor Berthold, Denise Vernac - Irène Dreiser, Franck Villard - Nicolas Riedel, Claude Chenard - Poldi Paladi, Claire Gérard - Marie, Pierre Sergeol - Commissario, Jean-François Martial - Controllore, Jean Gabert - Gendarme, Yves Deniaud - Senzatetto, Marcel Maupi - Caporeparto, Jules Dorpe - Capostazione

Sceneggiatura: André Cerf, Ernest Neubach, Herbert Victor

Fotografia: Raymond Clunie

Musiche: Curt Lewinnek

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ADOLPHE ROSEN PER PEN FILMS

Distribuzione: UNION PICTURES COMPANY, MILANO (1949)

CRITICA
"Il lavoro è stato evidentemente immaginato per offrire allo Stroheim l'occasione di brillare in una parte di grande effetto; ma il risultato è modestissimo. Regia inefficace, interpretazione convenzionale e goffa, fotografia generalmente mediocre." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 25, 1949)