H.O.T. Human Organ Traffic

ITALIA 2009
Nel nostro Mondo la sperequazione tra ricchezza e povertà è sempre più evidente. Ci sono sempre più persone che lottano per non cadere nel baratro della miseria e altre che ingaggiano ogni giorno una battaglia per la sopravvivenza. Tutti loro sarebbero pronti a pagare qualsiasi prezzo per non soccombere. Spesso per queste persone, soprattutto nel Sud del mondo, la promessa di una discreta somma di denaro acquista i contorni di un'ancora di salvezza, così sono in molti a lasciarsi coinvolgere nel terribile incubo del traffico internazionale di organi. Ma si tratta soltanto di una fugace illusione, tutto torna come prima, tranne il fatto che si è persa la speranza...
SCHEDA FILM

Regia: Roberto Orazi

Soggetto: Alessandro Gilioli, Roberto Orazi

Fotografia: Roberto Orazi

Musiche: Roberto Vallicelli

Montaggio: Christian Lombardi

Durata: 60

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: HDCAM

Produzione: RICCARDO NERI PER LUPIN FILM

Distribuzione: DVD: FELTRINELLI REAL CINEMA (2010)

NOTE
- EVENTO SPECIALE ALLA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2009, NELLA SEZIONE 'L'ALTRO CINEMA EXTRA') HA RICEVUTO IL PREMIO 'ENEL CUORE' COME MIGLIOR FILM SOCIALE.
CRITICA
"Un traffico gestito con metodi moderni, assicura H.O.T., da mediatori che sono ex-poliziotti o venditori d'armi, come il brasiliano e l'israeliano del film. Ma anche dottori, vedi il chirurgo turco arrestato e rilasciato quattro volte, che benché interdetto dalla professione continua a operare presso strutture private. Anche perché molti paesi (come Giappone, Israele, Arabia Saudita) aggirano problemi morali e legali grazie all'outsourcing, cioè mandando i pazienti a operarsi all'estero. Sono gli orrori di un mondo tanto 'illuminato' dai media quanto spesso invisibile. Anche se non sempre servono telecamere nascoste come quelle usate da Orazi." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 20 ottobre 2009)