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SERBIA 2012
La bella adolescente Jasna vive in una remota cittadina serba ed è insoddisfatta della sua vita appesantita da una difficile situazione familiare con il padre malato terminale e la madre scoraggiata. Decisa ad andare contro tutto e tutti si lascerà andare in un vortice di feste, sesso e droga...
SCHEDA FILM

Regia: Maja Milos

Attori: Isidora Simijonovic - Jasna, Vukasin Jasnic - Djordje Djole Tosic, Sanja Mikitisin - Madre di Jasna, Jovo Maksic - Padre di Jasna, Monja Savic - Marija, Katarina Pesic - Ivana, Sonja Janicic - Sanja, Jovana Stojiljkovic - Tanja, Vladimir Gvojic - Crni, Nikola Dragutinovic - Sone

Sceneggiatura: Maja Milos

Fotografia: Vladimir Simic

Scenografia: Zorana Petrov

Costumi: Senka Kljakic, Monika Ratkovic, Marijana Radovic

Altri titoli:

Clip

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: FILM HOUSE BAS CELIK

Distribuzione: KINO (2013)

CRITICA
"Al confronto 'Trainspotting' (1996) era un'articolata analisi generazionale e perfino un inno all'ottimismo. II debutto della trentenne serba Maja Milos, 'Clip', vincitore del festival di Rotterdam, una delle più qualificate vetrine europee giovanili (...). 'suscitare domande senza dare risposte' come recita in tono elogiativo la motivazione del premio di Rotterdam, può essere esercizio comodo e irresponsabile. È anche il debutto nella distribuzione di una nuova sigla romana, Kino, filiazione dell'omonimo cineclub che, in un quartiere già sottoproletario e degradato della capitale diventato vivace centro di coabitazione tra nuova popolazione giovanile e massicci insediamenti di immigrati, ha rivitalizzato un modello di animazione culturale che sembrava tramontato." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 12 dicembre 2013)

"Il film della 30enne serba Maja Milos è il ritratto dell'omologata «youporn generation». 'Clip' sfugge ai canoni, rientra nel cine dal telefonino, ripreso da una annoiata liceale (Isadora Simijonovic) che filma eccessi di sesso e droga, sullo sfondo della squallida periferia di Belgrado. Il socio messaggio è solo indiretto: mostrare come i sentimenti possano sopravvivere nel magma indistinto del porno amatoriale." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 gennaio 2014)