Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio, da oggi  venerdì 1° febbraio a lunedì 18 febbraio, a Tim Burton - regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, animatore e disegnatore statunitense - con una retrospettiva completa dal titolo Storie di vita incredibili. Tutti i film di Tim Burton.
L'omaggio è un progetto del Museo Nazionale del Cinema in occasione dell'uscita del nuovo film Frankenweenie, ispirato al suo cortometraggio realizzato nel 1984 e mai distribuito, in sala dal 17 gennaio.
Autore di film con personaggi a metà strada tra il reale e l'immaginario, alcuni dei quali entrati oramai a far parte della mitologia moderna, Tim Burton (USA, 1958) è riconosciuto dal mondo del cinema come un genio.
Appassionato fin da giovanissimo di vecchi film d'animazione e di horror, studia disegno e diventa animatore alla Disney. Dopo le prime produzioni di successo seppur a basso costo, grazie a budget sempre più alti, può dare sfogo alla sua immaginazione gotica e visionaria e creare il mondo cupo e post-moderno di Batman, campione d'incassi nel 1989 (con un seguito, Batman - Il ritorno, nel 1992). Nel 1990 esce Edward mani di forbice, favola iperrealista su un ragazzo “non finito”, con lame affilate al posto delle dita, che sintetizza la sua poetica, un misto di romanticismo, empatia e pungente ironia, e segna l'incontro con il suo attore feticcio Johnny Depp. Torna per un po' di anni ai film in stop-motion (Tim Burton's Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere) fino a definire i tratti caratteristici del suo cinema nel 1999 con Il mistero di Sleepy Hollow, storia gotica più violenta e dark dei film precedenti, ma straordinariamente affascinante dal punto di vista visivo.
Diventato famoso per le sue ambientazioni gotiche, fiabesche, poetiche e fortemente malinconiche, il cinema di Burton è molto spesso incentrato su temi quali l'emarginazione e la solitudine e caratterizzato da una forte stravaganza creativa. Il suo mondo pullula di personaggi ”diversi”, infelici, reietti, vittime, che lui tratta con una tenerezza gentile, raccontandoli come un fumetto in carne ed ossa. Mai adulto e mai bambino, Tim Burton - come ha osservato Lietta Tornabuoni - è “il solo capace di far ridere con il macabro e di fare soldi con il cuore”.