“Tutto nasce dalla donna, compreso il cinema: la fascinazione cinematografica per le attrici non ha tempo”. Parola della francese Marine Vacth, la splendida interprete di Doppio amore (Amant Double) di François Ozon, presentato allo scorso festival di Cannes, ora in cartellone al Rendez-vous, gli incontri del cinema transalpino in Italia, e dal 19 aprile in sala con Academy Two.

Liberamente tratto dal racconto Lives of Twins di Joyce Carol Oates adattato dal regista, il thriller erotico e misterioso ha per protagonista la bella e fragile Chloé (Vacth) che si innamora del proprio analista Paul (Jérémie Renier), ma cade preda anche del suo doppio, il rude, minaccioso e sessuale Louis: qual è la verità?

La Vacth aveva già recitato per Ozon in Giovane e bella (2013), poi è diventata madre e ha “avuto una naturale evoluzione quale attrice: ora ho davvero consapevolezza di volerlo essere”. Dei due personaggi, Paul e Louis, di Renier, la Vacth dice di “amarli entrambi”, e parla di “un reciproco accudimento, un mutuo spalleggiarsi sul set” con il collega.

Poca la preparazione per calarsi nel personaggio, ma “grande soddisfazione per una parte così sfidante”, la Vacth condivide la “necessità di maggiore uguaglianza tra uomini e donne al cinema come nel resto della società”, ma “non faccio parte di alcun movimento, non sono impegnata attivamente”.

Infine, sulla decisione del delegato generale di Cannes Thierry Fremaux di inibire ai film Netflix il concorso, la Vacth si dice d’accordo: “Sbaglio o sono film che poi in sala non ci arrivano? Da parte mia in streaming non vedo nulla, solo sala e spesso dvd”.