Il Bari International Film Festival 2014, che si svolgerà tra il 5 e il 12 aprile, si presenta anche quest'anno ricco di proiezioni e appuntamenti a fronte dei quali il budget rispetto al passato ha purtroppo subito dei tagli. "Questo è un festival low budget - scherza ma non troppo il direttore Felice Laudadio -, ce la caviamo con appena 1.300.000 euro IVA inclusa". Nonostante il ridimensionamento, la manifestazione continua a essere un punto di riferimento per gli spettatori a caccia di buon cinema. Il palinsesto è non ricco, ricchissimo. E ogni sezione offre elementi di particolare interessante che si tratti di film, incontri o master class. - queste ultime già andate esaurite da tempo in prevendita. Nessuna sorpresa, il Bif&st è formulato principalmente per il pubblico che risponde con slancio: le presenze nel 2013 sono state 70.000. E ora uno sguardo al programma.

Anteprime serali al Petruzzelli. 8 anteprime di richiamo, da Noah di Darren Aronofsky a Gigolò per caso di John Turturro passando per The Grand Hotel Budapest di Wes Anderson e Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Feliz Hengren. Film per il grande pubblico, ma che certo non deluderanno cinefili e addetti ai lavori.

Panorama internazionale. Un concorso dalle mille sfaccettature, si va difatti dalla commedia sentimentale Pas son genre di Lucas Belvaux al visionario Onirica-Field of Dogs di Lech Majewski. Una competizione decisamente incentrata sulle cinematografie europee, ma non è detto sia un limite.

Lezioni di cinema. Ce n'è veramente per tutti i gusti. Paolo Sorrentino, fresco di Oscar, e Sergio Castellitto, Cristina Comencini e Ugo Gregoretti, Luis Bacalov e Michael Radford. Gran finale con Andrea Camilleri. A tutti loro il Premio Fellini 2014.

Lungometraggi italiani. Il meglio della stagione tutto in una volta. I film campioni di incasso accanto a quelli che al botteghino hanno avuto meno fortuna a completare un panorama che riflette uno stato di salute tutto sommato buono. Troppi i titoli per un elenco completo, per citarne solo alcuni Il capitale umano, Anita, Anni felici, L'amministratore, Piccola impresa meridionale, Come il vento. Ogni lungometraggio è accompagnato dall'autore e spesso anche dai suoi interpreti che, nella tradizione del Bif&st, dialogheranno con il pubblico.

Focus. Primo piano su alcuni tra gli attori più significativi. Quest'anno tocca a Barbora Bobulova, Edoardo Leo, Elio Germano, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Edoardo Leo, Alessandro Roja. Ma non poteva mancare, nel ventennale della morte, anche un affettuoso ricordo di Massimo Troisi raccontato da Ettore Scola e Mauro Berardi.

Festival Gian Maria Volonté. Una mostra e le proiezioni di molti dei film interpretati da Volonté costituiscono, nel ventennale della morte, un doveroso tributo a uno dei più straordinari attori che l'Italia abbia mai avuto.

Concorso opere prime e seconde. Dodici film di autori emergenti per ribadire la qualità del nuovo panorama italiano. E infatti molti di questi, come Miele, Via Castellana Bandiera, Salvo, hanno già ottenuto meritati riconoscimenti.

Concorso documentari. Sezione quanto mai vivace, a testimonianza del fatto che il genere resta uno dei punti di forza della produzione made in Italy. Ampio spazio agli argomenti più diversi, così come ai formati e alle lunghezze disomogenee. La giuria composta da 30 spettatori e presieduta da Achille Bonito Oliva ha un duro lavoro davanti a sé.

Corti di Arcipelago. Ultima, ma non meno stimolante, la sezione costola dello storico festival di corti diretto da Stefano Martina che il Bif&st ospita da tempo. 16 i titoli e tutti da scoprire. Il vincitore, anche in questo caso, sarà scelto da una giuria popolare presieduta dal produttore Nicola Giuliano.