Essere in Sardegna per le vacanze e "sprecarsi" in un campeggio sfigato con i soliti falò e tristi chitarre non è proprio il massimo per Luana (Francesca Cavallin), Elena (Benedetta Valanzano) e Silvia (Eleonora Pedron), tre amiche che, piantando in asso amici e boyfriend, si daranno a gambe levate verso la ben più "in" Porto Cervo. Decise più che mai a lasciare il segno, si ritroveranno, separate, ad affrontare situazioni a dir poco ingarbugliate, fra incontri con ricchi sbarbati e personaggi idolatrati da tempo, party stravaganti e gite in mare insieme a Jerry (Calà), noto attore di film brillanti che ha noleggiato una lussuosa barca per ospitare un produttore russo a dir poco eccentrico. Quarta regia per Jerry Calà il quale, decisamente fuori tempo massimo, ripropone con Vita Smeralda tutti quei clichés che, in un modo o nell'altro, costituivano il plot di pellicole nostrane di un paio di decenni fa (Rimini, Rimini su tutte, altro che Sapore di mare…) e che, guarda caso, lo hanno visto più volte fra i protagonisti. La differenza rispetto ad allora, forse, è data dal fatto che fra i tanti volti chiamati ad alimentare la "verve" di Vita Smeralda  (già il titolo potrebbe rappresentare un buon deterrente…) ci si ritrovi a dover fare i conti maggiormente con quelli di personaggi più o meno noti dell'attuale "star system" del tubo catodico italiota: uno dei partecipanti di "Campioni", nonché ospite a Buona Domenica, Giorgio Alfieri; la modella, valletta, "donna calendario" Elena Santarelli; la Miss Italia 2002, nonché "meteorina" per il TG di Emilio Fede Eleonora Pedron; più il revival con Umberto Smaila (naturalmente immortalato mentre trattiene illustri ospiti - tra cui il giornalista Amedeo Goria - all'interno del suo fantasmagorico locale in Costa Smeralda), la perla data dal ritorno di Lory Del Santo, le fugaci apparizioni di Costantino, Ringo e del "trombeur" Flavio Briatore. Alla fine, come sempre in queste occasioni, a cavarsela meglio di tutti ci pensa il mitico Guido Nicheli. E il ricordo del televisivo Professione Vacanze diventa nostalgia.