Com'era la vita nel selvaggio West? Pericolosa, scomoda e gretta, senza dubbio, e partendo da questo assunto storico, Seth MacFarlane, il creatore dei Griffin, prova a bissare il successo di Ted.

Storia basilare, quella di un intelligente outsider in un tipico paesino a un passo dalla Monument Valley dove morire è all'ordine del giorno, la cui vita viene sconvolta dopo essere stato lasciato dalla bella di turno. Ci penserà una sensuale forestiera a infondergli fiducia e fargli riscoprire l'amore.

MacFarlane tocca il genere che ha costruito l'America, evidenziandone gli stereotipi e mettendolo alla berlina. Ma il tocco geniale di Mel Brooks o quello sovversivo di Aldrich sono lontani, sostituiti da una volgarità che fa rimpiangere il più becero cinepanettone.

Un milione di modi per morire… è una commistione di generi, dalla commedia romantica al musical fino al camp, che non trova una direzione, nonostante alcune intuizioni divertenti e un eccellente cast, tra cui spiccano una Charlize Theron magnifica, la coppia comica Giovanni Ribisi e Sarah Silverman e il grandioso Neil Patrick Harris.

Ma la regia piatta e la mancanza di un orsacchiotto sboccato ne fanno solo un'occasione sprecata.