Karen (la Sarah Michelle Gellar di Buffy l'ammazzavampiri) è una studentessa americana giunta in Giappone per uno scambio culturale: qui presta assistenza domiciliare a un'anziana connazionale in stato catatonico. L'abitazione della signora è popolata da strani rumori provenienti dal piano superiore: quando Karen decide di scoprirne l'origine, si trova ad affrontare l'orrore nato da una terribile maledizione. Remake nippo-americano dell'horror giapponese destinato all'home-video Ju-on, che il produttore Sam Raimi (La casa) ha voluto portare sul grande schermo con lo stesso regista dell'originale, Takashi Shimizu. Ju-on - si afferma nel prologo - è una maledizione formulata da chi è morto in preda a un forte rancore. Si accresce nei luoghi frequentati dal defunto quando era in vita divenendone il karma. Coloro che ne entrano in contatto perdono la vita. Nasce così una nuova maledizione. Cento milioni di dollari in quattro settimane di incasso negli USA, questa versione introduce subito i topoi del genere di riferimento (casa, gatto, bambino, libro, doccia) riducendo la suspense a puro calcolo combinatorio. Il terrore deborda dallo schermo, ma per la tensione si prega di rivolgersi altrove, ovvero alla contemporanea produzione nipponica di horror saccheggiata e "svilita" dalle major hollywoodiane. Da questo punto di vista, The Grudge non perdona, ma - contrariamente al claim del film - ha la memoria corta.