Martin Scorsese è trasognato: un trionfo di applausi, una standing ovation che sembra non finire mai accoglie la proiezione in anteprima di The Departed, evento speciale alla Festa di Roma e in uscita nelle sale il 27 ottobre. La rivista americana Variety l'ha definito una "bistecca succulenta e sanguinolenta" e si capisce perché: dopo undici anni Scorsese è tornato alla forma e alla violenza di Casinò. The Departed, traduzione letterale i "dipartiti", che semplicisticamente è stato sottotitolato Il Bene e il Male, è un dramma scespiriano di ascese e cadute vertiginose, un bellissimo noir giocato sul filo della tentazione psicologica e carnale, dal ritmo serrato e con attori stratosferici. Jack Nicholson, primo tra tutti, personificazione assoluta del male, nella parte del capo mafia irlandese Frank Costello, Leonardo Di Caprio diretto da Scorsese è strepitoso: alto, snello e angelico dal vivo, è brutale e dirompente sullo schermo (con echi del De Niro di Cape Fear). Matt Damon recita bene la parte del bravo ragazzo corrotto e l'anonimo Mark Wahlberg disegna un personaggio forte, un poliziotto giustiziere difficile da dimenticare. Poi ci sono Alec Baldwin, Martin Sheen... La storia è ambientata a Boston, Scorsese abbandona la sua New York e la mafia italo americana a "vantaggio" di quella irlandese, qui due giovani vivono vite diverse e parallele, diventando entrambi poliziotti. Matt Damon viene preso sotto l'ala del gangster Costello e fa una rapida carriera, Di Caprio che vuole liberarsi da una stirpe di famigliari mafiosi, cerca giustizia. Viene messo sotto copertura e infiltrato nella banda di Costello, missione numero uno: stanare il mega boss e in seconda battuta scoprire l'identità dello spione di Costello. In un gioco di rimandi e colpi di scena tutto si incastra alla perfezione: trama, sottotrame, luci, dialoghi, montaggio. Il film dura due ore e venticinque ma vorremmo che non finisse mai. Magie del cinema e di questo grandissimo regista.