The Corporation nasce da una constatazione dei due registi, Marc Achbar e Jennifer Abbott: "Nella nostra società capitalistica, il corporate world regna supremo". Il film analizza appunto la nascita, la crescita e l'odierno strapotere delle corporation portando alla luce alcune questioni fondamentali circa le loro esternalità negative, la necessità di una loro riforma, le possibili azioni di protesta da mettere in atto contro di esse. Un'inchiesta basata sul saggio best-seller di Joel Bakan, The Corporation: La patologica ricerca del profitto e del potere, che utilizza famosi case-histories (accompagnati da immagini di archivio) e si affida alle testimonianze di personaggi di diverso orientamento ideologico, quali Michael Moore, Noam Chomsky, Milton Friedman e il CEO Ray, per stigmatizzare queste creature invasive e pervasive. Mentre il versante dialettico-propositivo pare ben calibrato, la sezione informativa, al contrario, risulta eccessivamente didascalica, concentrata con dovizia di particolari su questioni liquidabili in poche immagini e parole: in generale, il documentario risente di un approccio educational - supportato in verità da una notevole documentazione - che impedisce l'emergenza di un ottica più personale e, in definitiva, più efficace. Le sequenze più interessanti, infatti, risultano quelle poche in cui i due registi inscrivono nell'immagine il loro punto di vista, spesso piacevolmente ironico, come quando mostrano l'euforia al limite del delirio del co-founder di Microsoft, Paul Allen, che incita i dipendenti durante una convention aziendale. Per no-global di bocca buona (cinematograficamente)