L'attacco al potere secondo Roland Emmerich: dopo averci raccontato l'arrivo degli alieni (Independence Day, 1996) e l'Apocalisse sotto varie forme (da The Day After Tomorrow a 2012), il regista più fracassone di Hollywood punta alla Casa Bianca.
Sotto assedio-White House Down vede il palazzo presidenziale preso d'assalto da un gruppo armato paramilitare: mentre i servizi segreti sono nel caos, la parte dell'eroe toccherà a John Cale (Channing Tatum), agente della polizia di Washington che, casualmente, si trova nell'edificio insieme alla figlia.
Simile nella trama al recente Olympus Has Fallen di Antoine Fuqua (anche in quel caso un solo uomo si trova a fronteggiare un attacco terroristico alla Casa Bianca), Sotto assedio-White House Down ne condivide perfino i difetti. Decisamente sotto ritmo nella prima parte, il film fatica a carburare, risultando sempre più didascalico e scontato con il passare dei minuti. Non basta nemmeno l'alto budget (150 milioni di dollari) a rendere spettacolare una pellicola che riesce a intrattenere soltanto in rare e sporadiche sequenze. In un cast di grandi nomi (da Tatum a James Woods, passando per Jamie Foxx nella parte del presidente degli Stati Uniti), il migliore è Jason Clarke pienamente a suo agio nei panni del villain di turno.